30 dicembre 2006

C.S.I. - Polvere [dall'album:"Noi non ci saremo"]

L'ultimo prete Inca avvicinando la morte radunò attorno a se pochi superstiti
le mani quasi giunte su un arbusto mai visto
sedeva acovacciato sulla terra
imparerete a amarla in Pace e in Guerra

Grigie pietre le strade lastricate, grigie pietre le case inutilmente fortificate
fessure i volti bruni di sole tra tessuti sgargianti di colore
E' vostra questa pianta
dono del creatore
a lui salga la lode
voi che pagate
crudele il salvatore

e gli occhi suoi già stanchi prendevano commiato velando con lo sguardo le Mille Meraviglie del creato
In alto trasparente denso il cielo immobile vicino, in basso umide nuvole, rumore di foresta lontano

Renderà sopportate Fame Fatica Orrore, le vostre sofferenze allevierà Amate Creature, vi terrà compagnia quando sarete soli di necessità, per ultimo non ultimo li polverizzerà

Se ne presero cura devota silenziosa, inpotente difesa masticata preghiera,
nei secoli fedeli senza speranza qualche parola stanca,
un Prete un Dono una Divinazione
qualcuno, senza merito, ne canta la canzone

Non si sa mai c'è qualcosa da capire per quanto il senso sia difficile da dire
impotente difesa masticata preghiera, rende sopportate Fame Fatica Orrore
le sofferenze allevia Amate Creature
tiene al caldo chi è solo di necessità
per ultimo non ultimo li polverizzerà per ultimo non ultimo li polverizzerà..li polverizzerà.

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Io so solo che sono poche le canzoni da 15 minuti che ho ascoltato in loop

10 dicembre 2006

La prima neve

Ho visto la prima neve della stagione [e non dell'anno, come invece ho detto a caldo] Venerdì notte.
Ed è stato bello.

Ok, è una cagata, ma quando investi buona parte dei tuoi discorsi giornalieri in diversi "speriamo che venga a nevicare" e poi succede davvero, è bello, e sei felice e non sai bene cosa sia, che è una cosa da poco.

Piccola, boh, niente di che, ma ti fa sorridere e fanculo al resto è bello, il vento che te la spara in faccia e le piccole lame sulle mani.
Il bianco contro il nero della notte, una risata fuori luogo.

Bello, bello, bello.

30 novembre 2006

30 Novembre - Sant'Andrea apostolo


Auguri auguri a me medesimo.
Oggi è Sant'Andrea, me l'ha appena ricordato un'amorevole vecchietta al telefono. Gioia e gaudio per tutti gli Andrea del paese! Oggi è la nostra festa!
Ma in questo clima festoso e carnevalesco n0n posso certo fare a meno di tralasciare la mia proverbiale curiosita'.

E quindi eccomi qui a cercare di capire un poco chi è questo Sant'Andrea apostolo [sì, l'ho capito anch'io che è un apostolo E un santo, andiamo oltre].
Tra gli apostoli è il primo che incontriamo nei Vangeli: il pescatore Andrea, nato a Bethsaida di Galilea, fratello di Simon Pietro. Il Vangelo di Giovanni (cap. 1) ce lo mostra con un amico mentre segue la predicazione del Battista; il quale, vedendo passare Gesù da lui battezzato il giorno prima, esclama: "Ecco l’agnello di Dio!". Parole che immediatamente spingono Andrea e il suo amico verso Gesù: lo raggiungono, gli parlano e Andrea corre poi a informare il fratello: "Abbiamo trovato il Messia!".
Lui è il primo, pure io. Lui ha un fratello, pure io. Conosco anche un San Giovanni, e non intendo il paese, ma non predica. Pero' è stato battezzato. Mah.
Troviamo poi Andrea nel gruppetto – con Pietro, Giacomo e Giovanni – che sul monte degli Ulivi, “in disparte”, interroga Gesù sui segni degli ultimi tempi: e la risposta è nota come il “discorso escatologico” del Signore, che insegna come ci si deve preparare alla venuta del Figlio dell’Uomo "con grande potenza e gloria" (Marco 13). Infine, il nome di Andrea compare nel primo capitolo degli Atti con quelli degli altri apostoli diretti a Gerusalemme dopo l’Ascensione.
Il protagonista invisibile, sempre presente ma in secondo piano. L'operaio della bibbia. Mi sta simpatico, come personaggio, sissì.
E poi la Scrittura non dice altro di lui, mentre ne parlano alcuni testi apocrifi, ossia non canonici. Uno di questi, del II secolo, pubblicato nel 1740 da L.A. Muratori, afferma che Andrea ha incoraggiato Giovanni a scrivere il suo Vangelo. E un testo copto contiene questa benedizione di Gesù ad Andrea: "Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in Gerusalemme, la mia città prediletta. Amen".
Niente da dire, mi piace sempre di piu'. Sta dietro, nell'ombra, in silenzio e senza prendersi meriti [non dico senza volerne] fa il suo mestiere. Fa la sua parte di lavoro, e senza doverlo gridare ai media pastorali sa di essere dala parte giusta. sa di essere uno dei buoni e anche se spinge Giovanni a scrivere il suo delirio psichedelico non chiede altro ce la sua piccola parte nel tutto.
[...]E qui subisce il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce in forma di X; quella detta poi “croce di Sant’Andrea”. Questo accade intorno all’anno 60, un 30 novembre

E qui la grande innovazione: la Croce di Sant'Andrea. Pensate a tutti qesti treni, in mezzo al deserto del medio oriente, tra bombe e soldati romani, che ti attraversavano la strada così, dibotto, senza che tu non ne sapessi nulla.
Sant'Andrea apostolo, idolo della sicurezza stradale di tutti i tempi

Etimologia: Andrea = virile, gagliardo, dal greco

29 novembre 2006

Due mesi

Sono pssati due mesi. O quasi. Quasi due mesi sono passati dall'inizio del mio anno di volontariato.
Due mesi non troppo intensi ma neanche vuoti, impegnativi e pieni, paranoidi e tutto il resto.

Il servizio civile volontario è inteso come un percorso formativo. Peccato che al primo incontro di formazione [e al primo di tutoraggio] io non mi sia presentato. Mi dicono che non mi sia perso nulla di che, e ci credo anche.

E' sul campo che ci si fa l'esperienza, che si accumulano le cicatrici da esporre assieme a tutti gli altri trofei. Peccato che altri trofei io non ne abbia. e neanche cicatrici a dire il vero.

Cosa rimane di questi due mesi?
Un ambiente lavorativo incredibilmente confortante, antitetico rispetto agli oggetti teorici trattati dal lavoro stesso. Prodotto dell'abitudine forse, o scelta consapevole che sia, è qualcosa che colpisce e ti condiziona, ti modella e ti indirizza verso un modus operandi preciso e necessariamente flessibile. Benvenga l'errore, la nuova esperienza, il cambiamento.

Rimangono gli occhi delle persone. E non è per scrivere qualcosa di banale.
Occhi scavati, profondi, tristi e persi. Occhi malinconici e lucidi. occhi che guardano qualcosa oltre il tutto.
Difficile da spiegare questa, ma quando certi8 occhi ti fissano... beh, sai che ti stanno guardando dentro. loro hanno visto qualcosa che tu, forse, non vedrai mai, e ora tutto quello che vedono è diverso. Non per forza falso. Anzi.
Occhi che ti guardano e voci confuse, incongruenti con se stesse che ti parlano, domandano cose e non giungono a nessuna conclusione.

E le risate. Ce ne sono di tutti i tipi. A volte sono un buon segno, alternativa ale bestemmie.
A volte sono invece un segno terribile, quella risatina stridula che esplode e sai cosa sta succedendo, e sai che non c'è niente da fare. anzi, che non devi fare niente.
Risate anche solo accennate, rivelatrici di qualcosa che è gia' passato, disperso nella nebbia.


Rimane anche la sgradevole sensazione, quella stessa sensazione che normalmente ti fa sentire parte di qualcosa. Empatia, e poi qualcos'altro. Quella sensazione che sai di non essere l'unico a sentirla in quel momento, ma riesce a spaventarti. La paura di fare un brutto sogno senza la possibilita' di svegliarsi.

Rimangono anche le sveglie alle 7.30, il freddo della mattina e il suo silenzio, un vecchio amico che non vedevo piu' da tempo.

Due mesi belli devo dire, non mi pento.

23 novembre 2006

Senza senso

Parole in liberta', un manifesta dell'esistenza.
La musica scorre tranquilla tra le correnti invisibili dell'aria, crea lievi increspature che distruggono le rocce, creano scogli nell'esistenza, minuscole statue nate dalla pazienza millenaria del fuoco.

Senza fiamme, senza temperature o termometri.
Calli sulle mani e sangue che scorre nelle piante che cantano.

Musica musica musica.

Parole senza senso, schemi invisibili sulle nostre mappe, significati nascosti nascono in continuazione nel tutto.
pensiero lineare che crea incongruenze tra le persone e il bisogno di cambiamento, nuova genesi ed esplosione di colore.

Parlare è inutile, pensare è inutile, scrivere è inutile. Capire impossibile.

Energie spese nelle direzioni piu' improbabili ci lasciano vuoti, svuotati, pronti ad accogliere nuove forme di energie distruttiva che ci mangiano dentro lasciando solo un guscio vuoto riempito da.

Cinque sensi per muoversi nel mondo, creare mappe diverse e rifiutare la realta', anche la nostra. Il potere dell'immaginazione: la sogettivita' suprema, l'incomunicabile.

Eppure non va così, c'è chi dice di aver capito, di poter spiegare o addirittura insegnare.
Balle.

Non è vero e non puo' esserlo, tutto qui. E questo lo si puo' capire, insegnare, spiegare.

Intanto le onde si placanio, tira un vento leggero e gli scogli vengono erosi nuovamente creando infinite spiagge, possibili percorsi verso nuove creazioni.

22 novembre 2006

O_o'

18 novembre 2006

E il quarto post del giorno fu quello peso



Stando a quanto riportato dal Daily Bruin in un articolo che sta facendo il giro della rete, i poliziotti di stanza alla UCLA, l'Università di Los Angeles, hanno aggredito uno studente con il taser in dotazione dopoché questo aveva protestato per essere stato preso per un braccio mentre veniva scortato al di fuori dell'edificio. Non aveva infatti con sé l'ID che tutti gli studenti devono portarsi dietro ed era quindi stato invitato ad uscire dal campus, cosa che non ha fatto con la necessaria rapidità.

Gli eventi sono stati ripresi da almeno un altro studente con il proprio telefonino. Il racconto del Daily Bruin è pesantissimo, parla di due scariche elettriche a breve distanza l'una dall'altra mentre i due poliziotti responsabili dell'evento minacciavano gli altri studenti che protestavano, suggerendo di non avvicinarsi troppo se non volevano prendersi una scossa anche loro


*fonte*


Impressionante.
Che si da monito per tutti quelli che vedranno il video: se permetti la liberta' di armarsi a chiunque, sara' sempre piu' facile che queste armi verranno usate. E non importa quale giustificazione possiate trovare, è semplicemente sbagliato.

Barzin

Piano pianissimo, quasi un sussurro.
Come un qualcosa che sta per evaporare, ogni secondo che passa perde un altro pezzo, e tu sai che bastera' tanto poco per tenere assieme il tutto quanto per disintegrarlo.

Musica che richiede concentrazione quindi, seguire la batteria per rimanere ancorati alla voce, perdersi dentro.

Ed è malinconia, ricordi lontani, un paio d'occhi bellissimi che non abbiamo mai visto realmente, forse solo in sogno.
ma tutto svanisce nel ricordo, il tempo cancella le proprie orme, l'assassino perfetto.

E tutto svanisce, se ne va. E' triste ma sapevamo che sarebbe andata così.

Tutto questo è un piccolo e inutile tentativo di dire cosa è "Past All Concerns" di Barzin.

Non mi passa piu'

Oggi non mi passa piu', brutta cosa il tempo libero.
Non ho niente da fare, niente da dire, niente, non ho niente.

Pensavo seriamente di aver cabiato vita, ma in realta' ho solo guardato dall'altra parte del muro, respirato dell'aria diversa e sono andato in vacanza ma adesso sono di nuovo a casa, come sempre.

pensavo di aver chiuso e invece le ho ancora parlato [e la bvocina mi ricorda che è uno sbaglio].

ma pero' sono ottimista, o meglio, un pessimista fiducioso. Voglio credere nelle persone e non voglio arrendermi. E che tutto si fotta, per me puo' anche bruciare.
Che i quattro escano dalla stalla salendo alle stelle.

Niente compromessi, mai arrendersi. Forse.

I servi

" gli uomini in una grande posizione sono tre volte servi: servi dello Stato (1); servi della fama; e servi degli affari: cosi' che non hanno liberta' ne' nelle loro persone, ne' nelle loro azioni, ne' nel loro tempo. E' uno strano desiderio cercare il potere e perdere la liberta', o cercare il potere sugli altri e perdere potere su se stessi "

Francesco Bacone, Saggi

(1) Bacone scrive "servi del sovrano o Stato"


Ps: sempre dalla collezione di sabbia

16 novembre 2006

Small Automatic Rolling Machine

Inutile ma divertente.


Ora e mia. MIA. MIAAAAAAAAAAA.*









* citazio'

14 novembre 2006

Martedì


Ancora una sigaretta, poi sara' il tempo di prepararsi e andare al lavoro. E perché sto a scriverlo qui? Credo per perdere tempo.
Non è che abbia tutta questa voglia di fare, e poi fuori fa freddo. E il freddo senza neve non ha significato. E io senza neve al freddo non ho senso, quindi è inutile che io esca. Giusto?

...

Giusto?


Ps: grazie a pandore risento i Sonic Youth... saranno tra i primi ad essere riscaricati.

13 novembre 2006

Lunedì pomeriggio

Subito un dubbio: ma non è che è gia' martedì?

Il tempo passa via. Troppo. Semplicemente troppo.
"Oggi è domenica, domani si muore"
Inizio a capirlo questo verso
"oggi mi vesto di seta e candore"
Questo un po' meno ma vabé, mi faccio bastare un paio di supposizioni.
Anche perché non posso risentirla, quella canzone. neanche buona parte delle altre.
Brutta storia.

Tra un'ora devo presentarmi a rtirare dei soldi, guadagnati ilecitamente secondo alcuni, legalmente per altri. Io intasco e poi ditemi voi per chi lavoro quando lavoro in nero se non per me stesso.

Usare Pandora per la musica non è malaccio, ma è diverso.
Non è la mia musica.

Non è casa mia.
Non è la mia macchina.
Non è la mia storia.

La fame che sento ora, questo è mio, lavoglia di fumare, il bisogno di qualcosa che vada oltre la sopravvivenza.
Ho parlato di lei nei giorni scorsi e ora mi ritrovo a pensare ancora a lei. niente di grave, solo un po' di nostalgia che posso tranquillamente generalizzare universalizzando. tanto per farmi meno male.
Mal comune...

E aspettando capodanno, alzandosi alle 7 e coricandosi [coricandosi?] a mezza notte, sfacchinando sui pullman e sognando ad occhi aperti, ascoltando sempre la stessa musica come racconti di vecchi superstiti tiro avanti.

Così è la vita, no?

08 novembre 2006

Riporto parole non mie

Dal blog Collezione di Sabbia che a sua volta cita un'osservazione di Kurt Vonnegut:


«Per qualche motivo, i cristiani che alzano di più la voce non citano mai il discorso delle beatitudini. Ma, spesso con le lacrime agli occhi, pretendono che i Dieci Comandamenti vengano affissi negli edifici pubblici. E chiaramente quelle sono parole di Mosè, non di Gesù. Non ne ho mai sentito neanche uno chiedere che il Discorso della Montagna, quello delle beatitudini, venga affisso da qualche parte. "Beati siano i misericordiosi" in un'aula di tribunale? "Beati gli operatori di pace" al Pentagono? Ma per favore!»


ora da bvravi bimbi citiamo la Bibbia

Vedendo le folle Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei Cieli.
Beati gli afflitti perché saranno consolati.
Beati i miti perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli; così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi»

E ora il mio pensiero va a certe persone che non leggeranno mai tutto questo, e anche nel caso non capirebbero.
Ma che ci vogliamo fare?

[pero' un "Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli" in questura ci starebbe da Dio...]

07 novembre 2006

Lucca lucca lucca



Non so cosa scrivere. Dovrei parlare di Lucca, de3lla fiera e dire piu' o meno che è successo... solo che questo è sbagliato. Non dovrei parlare di una sola cosa, ma di molte.
La partenza, il viaggio, l'arrivo, il primo impatto, la gente nuova e la gente vecchia. E sono solo alle prime ore del primo giorno.
Insomma, troppo. Quasi un romanzo sull'enorme andante.

Quindi ecco qui alcune impressioni in ordine sparsissimo: il destino mi è avverso, ho portato a casa una buona quantita' di carta, mi sono divertito, mi sono imparanoiato, ho conosciuto hente nuova, ho parlato con gente diversa dal solito, ho corso, ho mangiato, ho speso soldi, ho bevuto e fumato.
Poi da non dimenticare, a parte l'avversita' esplicita degli dei, vecchi e nuovi, nei miei confronti, la scomodita' dei viaggi uniti ala comodita' del non-treno.

Allafine da questa cinque guiorni mi son portato via molto, e non solo fumetti.

la paranoia e l'impressione di star crescendo*.

E anche un sonno boia.




Ps: in foto giustamente i ragazzi immagine

*'palle, sono vecchio, e questo inizia ad imparanoiarmi ancora di piu' >.<

23 ottobre 2006

Vento di cambiamento

Forse l'ho gia' scritto, ma nell'ultimo mese è cambiata la mia vita.
Prima passavo il tempo facendo nulla, ascoltando musica e poco altro.
Ora esco di casa alle 8 e torno a mezzanotte.

Mi tengo occupato e non va poi così male, anzi...

un altro grande cambiamento è quello che sta per arrivare: delle 10 mila canzoni che ho sl computer ne rimarranno gran poche. Anzi, a drla tutta non ne rimarra' nessuna.
E' tempo di formattare, anche perché lentamente è l'hd da solo a cancelarmi le canzoni.
Poi ci sara' la sbatta di riscaricare tutto da capo.

Vediamo il lato positivo: riascoltare un botto di musica dimenticata, e una selezione migliore del materiale.

Pero' un po' mi spiace.

06 ottobre 2006

Il Doom


La musica è bella, perché è una continua riscoperta.
Un serpente che i mangia la coda e che continua a crescere, e ogni volta la coda ha un sapore nuovo.

04 ottobre 2006

Mi metto sotto..

Essì, ben da tre giorni. Sottopagato anche per stare lì a giocare a briscola con il signor F.
ma a me sta bene così, almeno mi do da fare.

20 settembre 2006

Wolf Parade

A proposito di internet, cosa ne pensate delle possibilità offerte dalla tecnologia, come il peer to peer?
Dan: Non mi preoccupa, non m'interessa proprio perché noi facciamo soldi con le tournée, non con i dischi. Può essere un problema per un certo tipo di artisti, o per le etichette più grandi, che investono molto nella promozione e nei video. Ma per quanto mi riguarda, se la gente vuole condividere i file delle nostre canzoni attraverso la rete, che si accomodi pure! Anche perché non c'è alcun modo per impedirlo.



Che grandi che sono *_*
A parte le cagate, dovrebbero essere molti in piu' a pensarla a questa maniera

16 settembre 2006

©Bruder



11 settembre 2006

L.R.

Sono il suo piu' grande fan, ed è un onore.

Grazie Luciano

Linkonia

07 settembre 2006

Solo lasciami stare

Solo un'occasione, una possibilita', un'occasione.
E' come una chimera che vola, non la vedi, è dietro le nuvole, e anche se non ci fossero nuvole non la vedresti perché vola troppo in alto, o troppo vicino al sole.
Ma non si brucia. Non le capita mai. E così neanche il corpo senza vita puoi ammirare, neanche questa eventualita' ci è concessa.
Semplicemente lontana, e noi pregando che cada. Senza sperare che succeda veramente.

05 settembre 2006

48 ore


Domenica sera. l'ultima volta che mi sono acceso una sigaretta è stato domenica sera. E manca, cazzo se manca la nicotina che potenzia il pensiero, calma l'ansia e tutto. Ma meno di quanto pensassi.
Questa è una di quelle sensazioni strane che non auguro a nessuno ma che sono felice di sperimentare.
Ipersensibilita' psichica innanzitutto, stanchezza e sonno eccessivo, difficolta' di concentrazione.
Questo è quello che sto sentendo, piu' qualcos'altro. Un modo di vedere, sentire e toccare diverso e nuovo.
E' strano, e per me interessante.

Perché questo dimostra quanto io non conosca il mio stesso corpo. Stupore e meraviglia come base di ogni curiosita', e dalla curiosita' la scoperta, e dalla scoperta la crescita.

Comunque adesso esco, e penso che un pacchetto me lo prendero' piu' che volentieri :)

03 settembre 2006

INDICAZIONI STRADALI SPARSE PER TERRA

era un anno fertile per il grano come mai in passato, era tutto in abbondanza… quelli che erano malati cronici e che tanto desideravano la morte, consegnarono finalmente con un sorriso l’anima a dio.

nei giorni dei grandi temporali il cielo era rosso. la pioggia portava con sé la polvere dei deserti d’oltre mare. i vecchi dissero: ci sarà la guerra!
nessuno prestò credito alle loro parole. e nessuno fece nulla. giacché, cosa si poteva fare contro la profezia! solo cantammo per intere giornate, fino a restare senza voce, per poter consumare tutte le vecchie canzoni, perché non ne restasse nessuna che venisse sporcata dal tempo.

1. quando intravedono il primo cadavere per la strada, le persone voltano la testa, vomitano e perdono i sensi. senti il tremore per primo nelle ginocchia, poi ti manca l’aria, ti gira la testa. sono di aiuto in questi casi l’acqua fredda, leggeri schiaffi. se lo svenuto non rinviene, sdraialo sulla schiena e sollevagli le gambe in aria. se il cadavere di quel giorno era un suo parente o comunque un vicino, non permettergli di avvicinarsi e di guardarlo. le ferite causate dalle granate sono in genere causa di un nuovo svenimento. e non si ha tanto tempo a disposizione. è raccomandabile piangere, fa bene al cuore. ma neppure per questo c’è tanto tempo a disposizione.

2. se la città è in stato d’assedio, occorre mandare i più coraggiosi a tentare di portare i sacchi di plastica opachi per i cadaveri. se questi non tornano, bisogna avvolgere i morti in lenzuoli bianchi. non è raccomandabile seppellirli senza. ciò fa diffondere il panico e la paura della morte diventa facilmente la paura di finire sepolti allo stesso modo.

3. la sepoltura si svolge di notte, per motivi di sicurezza. perciò, prima della sepoltura, bisogna accertarsi per bene dell’identità del defunto. nel caso di corpi dilaniati, bisogna stabilire con precisione i pezzi che appartengono a ciascun corpo. se si verificano ugualmente degli errori, è meglio evitare di ammetterlo successivamente. tanto per i morti è lo stesso. se vicino alla persona che è stata sepolta, sul posto dell’uccisione, si trovano altre parti di corpo, e si è però già provveduto alla sepoltura, non bisogna gettare i resti nella spazzatura, poiché lì in genere si radunano i cani affamati. la cosa migliore, se si ha tempo e voglia, è di raccogliere in un sacchetto tutto quello che è rimasto e di seppellirlo in superficie vicino alla tomba. bisogna stare attenti che non se ne accorgano i familiari, perché loro concepiscono il cadavere come un tutt’uno e tale frammentazione rappresenterebbe per loro una ulteriore dolorosa frustrazione.

4. in guerra nessuno è matto. o almeno ciò non si può asserire nei confronti di nessuno. molti di quelli che erano matti prima della guerra, in guerra si mettono in mostra molto bene. come combattenti coraggiosi, convinti delle idee dei loro capi.

5. in guerra nessuno è intelligente. non devi credere alla verità di nessuno. le lunghe disquisizioni sull’insensatezza della guerra del professore di una volta, in un batter d’occhio si trasformano in un selvaggio grido di guerra, appena egli viene a conoscenza del fatto che il suo bambino gli è morto per la strada.

6. non ricordarti di nulla. prova a dormire senza sonno. devi ornarti di amuleti e abbi fede nel fatto che ti aiuteranno. abbi fede in qualsiasi segno. ascolta attentamente il tuo ventre. agisci secondo le tue sensazioni. se pensi che non bisogna camminare per quella strada, allora vai per un’altra.

7. non avere paura di niente. la paura genera nuova paura. ti blocca. devi credere fermamente di essere stato prescelto a restare vivo.

8. non lasciare lavori compiuti a metà. salda i debiti. devi essere pulito. non fare nuove amicizie. già con quelle vecchie avrai abbastanza preoccupazioni.

9. proteggi i ricordi, le fotografie, le prove scritte del fatto che sei esistito. se tutto brucia, se perdi tutto, se ti prendono tutto… dovrai dimostrare anche a te stesso che una volta eri. ammassa tutto nei sacchi di plastica, seppellisci nella terra, mura nelle pareti, nascondi, e solo ai tuoi più cari svela la mappa per raggiungere il tesoro.

10. non ti legare alle cose, alla terra, ai muri, alle case, ai gioielli, alle automobili, agli oggetti d’arte, alle biblioteche… trasforma in denaro tutto ciò che ha ancora un prezzo. e tuttavia, non legarti in alcun modo al denaro. appena puoi scambialo con la tua libertà.

11. adoperati per il bene delle persone. sempre. il più delle volte non lo meritano, ma tu fallo ugualmente. non aspettarti alcuna riconoscenza. non chiedere per chi fai il bene. non legarti alle tue azioni.

12. non dire ciò che pensi. non essere così stupido a tal punto. perché appena pensi non appartieni più a loro. non tacere, perché non possano pensare che pensi a qualcosa. parla, così, giusto per parlare.

13. se ti imbatti nel pericolo, non essere coraggioso, anche spinto dalla disperazione. tenta di sopravvivere. fai tutto quanto è nelle tue possibilità. soltanto devi stare attento a non mettere altri in pericolo con i tuoi tentativi. finché non sei morto sei vivo. sembra comprensibile. non togliertelo mai dalla testa. se devi sacrificarti, fallo per le persone cui vuoi bene, non farlo mai, in nessun modo, per delle idee. il tuo sacrificio verrà giudicato dagli altri sempre in maniera scorretta, a seconda della loro coscienza e della loro prospettiva. le idee passeranno, si rovineranno, diventeranno comiche. se resti vivo, vedrai quanto sarà difficile continuare a credere in loro.

14. non supplicare per nessun motivo. non supplicare nessuno. neanche se c’è di mezzo la vita. è una questione di buon gusto. pensa solo cosa vuol dire vivere sullo stesso pianeta con una persona che ti ha risparmiato la vita.

15. non devi metterti a capo di nessuno. per nessuna ragione. quando ti volti a cercare aiuto, dietro a te non ci sarà nessuno. non fare affidamento su nessuno, ma non sottrarti al fatto che quelli che ami fanno affidamento su di te. questo è salutare anche per te. devi sapere: perché? gli obiettivi non devono essere grandi, in nessun modo di carattere generale. conoscevo una persona che per tutto il tempo ha desiderato di bere una birra. è vero: non ci è riuscito, ma era splendido vivere desiderandolo.

16. non devi stupirti di nulla. di ogni possibile prodigio. non devi farti deprimere da nessuna cosa. anche prima erano tutti fatti così, solo che le condizioni erano diverse da quelle di adesso. questa è la prima occasione per mettersi alla prova. così tanti sono delusi da se stessi che in confronto la tua delusione è un nonnulla. e se qualcuno ti tradisce una volta, non lasciargli la possibilità di farlo un’altra volta.

17. cerca di essere sempre prudente. se hai bisogno di una buca in cui ripararti, scavatela da solo. se qualcun altro lo fa per te, la buca potrebbe rivelarsi troppo piccola.

18. non hai il diritto di adirarti con nessuno. e tuttavia, non devi dimenticare nulla. quando tutto è finito, decidi di cosa non vuoi più ricordarti. se tutto è passato. non dimenticare gli esami che alcuni non hanno superato.

19. e però non fondarti su questo. non aspettare l’occasione per poterti rivalere. la vendetta ti deve essere estranea. una questione che appartiene ad altri. se sopravvivi, vivi per te e quelli che sono sopravvissuti insieme a te.

20. e ancora, non immaginare mai di essere il signore della verità. nessuno lo é. a te è sembrata in questo modo. a un altro è sembrata diversamente. mantieni per te il pezzetto della tua verità. servirà soltanto a te. rinuncia al diritto di scrivere la storia dell’assedio. non contrapporti ai nomi di quei morti che sono stati scelti come eroi. non sperare di riuscire a mettere a posto qualcosa, neanche una ingiustizia rimasta in sospeso. in quel momento, quando hai intravisto il primo cadavere sulla strada, la storia del dopoguerra era già stata scritta. poi ci metteranno solo i nomi delle persone, delle città, delle montagne, i baluardi che si sono gloriosamente difesi e i baluardi che sono gloriosamente caduti. non c’è posto qui per la tua verità.

ora che sai tutto questo, prova a proteggere te stesso e forse a salvarti la testa. se non ti riesce, almeno non ti annoierai.

Nezdad Maksumic (poeta bosniaco e regista del Lik Teatar)
Trad. Igor Pellicciari 1995

Io l'ho trovata qui, questa versione. La migliore traduzione che ho trovato oggi IMO

Da dove venga tutto questo, e perché io lo stia proponendo qui, è un altro discorso.
Se avete letto sapete gia' tutto.

02 settembre 2006

Questa è solo una storiella senza peso

Prendiamo due persone.
Il primo: Lui.
Lui è maschio, corrisponde allo stereotipo classico dell'uomo etero senza essere un'esagerazione supereroistica, senza essere piccolo e insignificante. Una persona di sesso maschile insomma, ne piu' ne meno.
La seconda: Lei.
Piu' che altro femminile. Non bella, non brutta: uno di quei volti che impari ad apprezzare.
E che alla fine ti piace. Semplice nelle cose semplici, impegnata nel resto.

Ora abbiamo i due protagonisti, sarebbe utile aggirarli con qualch personaggio secondario. Prendiamo una madre e una sorella piu' piccola per Lei. Tutt'e tre sono unite, nel senso che si parlano, si confidano, ma nel credersi un'unico essere ognuna si illude sempre di piu' dell'altra e alla fine, ad un certo punto, sara' chiaro che sono tre estranee.
Per lui invece va bene l'amico fidato e la collega di lavoro. Tra di lui e la collega non c'è nulla, forse qualcosa in passato ma l'hanno superato entrambi. L'amico invece è l'amico, non so in che altro modo spiegarlo.


Come interagiscono per la prima volta i due protagonisti?
Incontro casuale? Incontro-scontro? lui per sbaglio prende qualcosa di suo e la cerca per renderglielo? basta pensarci un attimo e ci saranno migliaia di occasioni molto piu' coinvolgenti di queste. Scegline tu una, perché a me non interessa il dove e il come, quanto piuttosto il cosa.
Gli sguardi si sfiorano, pensieri troppo veloi per essere messi nero su bianco, ma lui sa che la deve fermare, toccare, assaggiare. Lei sente tutto questo e vuole essere presa e portata via, vuole stare al gioco. Si dice per divertimento.
Quindi anno presto a parlare. Lui si inventa una qualche scusa patetica, lei gli da corda.
Si rivedono una, due volte. Le cose procedono si conoscono meglio.

E qui bisogna far succedere qualcosa.
E' un po' da stronzi. Questi due che finalmente hanno trovato qualcuno di interessante
e io adesso distruggero' il loro mondo. Perhé deve succedere qualcosa.
Magari un'invasione aliena durante la quale i due all'inizio corrono e scappano e si rifugiano assieme, aiutandosi l'un l'altro.
Legati, da soli contro il mondo, divisi destinati a morire, uniti pronti a sopravvivere.
Passa un giorno, due giorni pieni di pericoli.
La loro forza era l'unione fino a quando non si accorsero di non sopportarsi.
Il sipario cala su di loro che prendono strade diverse sotto un cielo rosso sangue.
Oppure potrebbe succedere, tanto per redere difficile la vita a sti due, il famigerato olocausto nucleare. Le cause naturalmente sconosciute.
Dopo la paura e la grande luce ala il buoio dell'inverno nucleare.
La notte eterna accompagna i nostri che pero' iniziano ad avere strani dubbi: è davvero la stessa persona di prima questa?
Al buio, interamente coperti di terra e schifo, irriconoscibili. Segnati dalla fame, dalla stanchezza, dallo stress.
"E io? io sono davvero la stessa persona?"
Il dubbio tra i pochi avanzi di civilta'.
Il sipario si chiude sulla pazzia. Una risata mi sembra piu' che sufficiente.

Oppure potrebbe non succedere nulla. Sacrificare sull'altare della verosomiglianza la catastrofe che cambia fuori e cambia dentro.
Ma non dirlo. Non descrivere nulla, non pensare nanche a come potrebbero apparire le cose. vai sotto la superficie, cerca il movimento e le dinamiche.
Per ogni parola annota l'implicito.

E fai finire male la storia.

01 settembre 2006

DioNarapa

Parano'
Parano'
Parano'
Parano'
Parano'
Parano'
Parano'
Parano'
Parano'
Parano'
Parano'


E che cazzo, non +è possibile. L'idea di andare in paranoia mi ci ha portato in pieno.
Sara' che gia' oggi mi sono gia' fatto il mio viaggio nela proto depressione esistenziale e quindi ero piu' esposto... ma cazzo, proprio prima di dormire?
Sara' anche che sto sentendo la musica sbagliata. Normalmente mi piace la musica da paranoia totale, da complesso, sensazioni di schiacciamento e di insufficienza polmonare (sì, in grassetto), ma in certi momenti mi odio per il semplie fatto di conoscerla.

Da lucido mi piace lasciarmi impressionare, trasportare dalla musica verso abissi sempre piu' profondi solo per sentire quanto è buono il sapore dell'aria al mio ritorno.
ma a volte credo di esagerare, e allora spaventato mi strappo le cuffie.

Sonno, meglio andare a dormire ora.
Niente immagine per questo post, così impara.

28 agosto 2006

Ovvero son tornato


Potrei parlare del viaggio di andata, di quello di ritorno o del treno e della macchina in panne.
Del fritto, dei negozietti o degli spiedini di carne. Del mare, della sabbia, del sale.
Delle malattie o delle risate.
Di Barcelona o di LLoret del Mar.

Di troppe cose, è dura riassumere, quindi lo faro' man mano, un'altra volta.

Per adesso sono tornato, è stata una bella vacanza e sono ancora vivo. E tanto basta.

16 agosto 2006

Si parte #2

Esattevolmente tra tre ore e mezza. Se tutto va come prefissato.
Ho ancora la valigia da chiudere, dopo averla riempita per bene con le ultime cose da dimenticare.
Qualcosa da mangiare per far volare questi 60*3.5 minuti [fare i conti a quest'ora è davvero chiedere troppo], magari una doccia per essere freschi come una rosa e poi 10 simpatiche ore in macchina.
Finire di fare i cd, saluti e abbracci e poi vedremo.

Insomma, sto proprio per partire.
Finalmente.

Spagna, sto arrivando!

13 agosto 2006

Si parte

Tra poche ore si andra' in montagna dai miei, volente o nolente. Piu' nolente che altro.
Ci si trirurera' i coglioni fino a mercoledì mattina quand0 finalmente si tornera' a casa per godersi le ultime ore di casa libera a disposizione, anche se in realta' non sara' così.
Devo passare in banca a ritirare i soldi per la vacanza, extra plus alberghetto di barcellona, passare dal campo per lo stipendio di Luglio, vedere se ho abbastanza vestiti puliti per la decina di giorni spagnoli.
E quindi preparare la valigia, ricordarsi tutto e correre ai ripari.
A questo punto si dovra' riposare in vista della partenza notturna... e tra l'altro non sappiamo acora con che macchina, dato che quella prescelta [ndg la comodissima laguna] pare aver avuto un qualche problema del genere morte genetica.
A questo punto piu' di 10 ore di viaggio.
Finalmente in vacanza e si spera lontano da tutto e da tutti.

Speriamo che vada bene.

10 agosto 2006

l'eterno ritorno


Ci risiamo, ci sono ricascato.
Nuove voci femminili unite al piu' classico rock 'n' roll.

Signori, vi presento le Pipettes

07 agosto 2006

Doppio post, doppia libidine

Prima parte di questo doppio post: Xtatica ovvero l'ancestrale memoria.

Nel mio cammino musicale come ho gia' detto in un qualche post ho incontrato diversi punti di riferimento, e tra questi Siouxsie Sioux.
Prima la Siouxsie dei Siouxsie & the Banshees e poi quella dei The Creatures.
Estasiato da questi ottimi ascolti ho sentito il naturale impulso a ricercare gruppi simili, anche perché quell'atmosfera tribale, quel sound quasi preistorico* non l'avevo mai trovato altrove se non in qualche singola canzone sparsa.
Grazie al prode AMG ho trovato il nome di questo gruppo, per l'appunti gli Xtatica.
Come se il sound dei Creatures fosse il manifesto di un nuovo genere gli Xtatica lo rielaborano unendo innovazione e fedelta' al modello d'origine.
Tracce costruite intorno all'apparato ritmico, vera anima di questo sound volutamente anti-occidentale. Echi dall'africa nera, dalla foresta pluviale e dal Giappone classico.
Il minimalismo di Ghost Dance viene accentuato dal confronto con altre canzoni piu' strutturate.
Il minimalismo rimane sempre una costante, ma con diverse interpretazioni.
Lo stesso minimalismo che volendo si puo' trovare il Hai! dei Creatures.

Senz'altro da sentire, non puo' non piacere

Tongue Bath (2001)
1. Sick Fuck (2:57)
2. Immolation (3:39)
3. Manic Holiday (5:08)
4. Taking the Angel (5:23)
5. Ghost Dance (8:32)
6. Gone (1:56)
7. Malady (4:05)
8. Kut: Out in the Woods, It's 3am (4:22)
9. Tongue (6:31)
10. Sunfire
(4:27)

Seconda parte di questo doppio post: I castelli in aria ovvero come arrivarci con scale d'aria fritta

Quando le persone stanno male, creano in se una sorta di demonio. Un'entita' astratta ed impalpabile che non cambia la persona ma la trasfigura. Alcuni aspetti del la sua personalita' saranno accentuati fino a diventare ingombranti, altri sembreranno sparire.
La persona è sempre la stessa, solo che è diversa.
Questo si rispecchiera' immediatamente nel rapporto con altre persone a lui piu' o meno vicine che noteranno il cambiamento e ad esso cercheranno di adattarsi.
In un certo senso si asseconda la persona che sta male e si aiuta il demonio. Ma non è sbagliato.
Innanzitutto è la cosa piu' umana che possa esserci, adattarsi alla situazione anche se nuova o imprevedibile.
Nel frattempo il soggetto-demonio piange, o magari urla oppure seguendo una logica terribilmente fredda aggredisce chi gli è piu' vicino cercando un appoggio, un aiuto o chissa' cos'altro.
Ci sono diversi modi attraverso i quali puo' attaccare le persone, non importa, il guaio è un altro. Le persone, quando aggredite, normalmente non regiscono adattandosi alla nuova situazione, senz'altro non in tempi brevi. Le persone si chiudono difendendosi e cercando aiuto da altri. Non sempre ma puo' succedere anche questo.
Il demonio sparge il proprio seme e il malessere si espande. Ci sono molti modi per evitarlo, ma il malessere si espande.
Alla fin fine è una sorta di retroazione positiva. Si corre verso la terza guerra mondiale dopo la guerra fredda.
Ma tutti sanno che dopo la guerra fredda non è seguita nessuna guerra atomica ne nulla. Solo una serie di guerre locali e localizzate che rispecchiavano la situazione globale. Da un punto di vista storico non so se queste piccole (in confronto all'atomica, non perchè i conflitti post-muro siano stati irrilevanti) guerre abbiano avuto il merito di sfogare la tensione, ma credo che invece questo valga per le relazioni interpersonali.
Si ricercano continui attriti per evitare lo scontro finale.
E il nostro demonio? Scarica tensione in continuazione, essendo questo un sistema dinamico caratterizzato da retroazione positiva questa aumenta e si allarga. Ma all'interno di questi sistemi esistono anche processi di retroazione negativi, nati dall'evoluzione umana all'interno di gruppi suppongo, e questi sistemi tendono a limitare l'entropia scatenata dalla positiva.
E come funzioano questi altri processi? cosa fanno esattamente tra le persone?
Non lo so.
Potrebero portare il demonio a collassare assieme alla persona, come è successo per l'unione sovietica, oppure ad un riscatto della persona sull'entita' maligna.
Ma perché ci sia vittoria in questa guerra il soggetto deve fare uno sforzo concettuale enorme: capire che il male, il demonio, il pianto, tutto è provocato in primo luogo da lui stesso. Deve conoscere il demonio come parte integrante di se, e in questo modo controllarlo, o usarlo se non addirittura sfruttarlo come si fa con un braccio o una mano.
Io non sono la mano ma la mano è me.
Io non sono il demonio, ma il demonio è me.

E ora stizza.

*Nel senso storico del termine, non "vecchio"

4.23

é stato un tempo il mondo giovane e forte, odorante di sangue fertile.
Il nostro mondo è adesso debole e vecchio.

Mi basta poco, veramente poco, star bene.

La chimera impossibile, abbracciata alla mia immagine. Distanze siderali colmate da un singolo contatto, due parole e birra.
Paranoia che avanza di pari passi con il sonno.

Adoro avere casa libera. Posso fumare in camera, ora, mentre ascolto la musica e questo, per ora, è tutto.

Scuse doverose e la cucina da sistemare.

06 agosto 2006

Paranoid


Il suono è pura estetica.
La musica stessa è estetica, e quando sentite dire che tutto è vanita' non siate superficiali: è vero perché è bello.

04 agosto 2006

Sogni di una notte d'inizio Agosto


Uno di quei sogni, sì, insomma, sapete a cosa mi sto riferendo.
Non scendero' nei particolari, non mi sembra il caso sinceramente, ma tanto sono sicuro che tutti voi abbiate un'idea del genere.
Quello che mi turba, è che io sogno poco. O meglio ricordo molto poco di quello che sogno, solitamente nulla.
Poche volte ricordo cosa ho sognato, ma le ultime (uhm...) 3 volte hanno molto in comune.
Nel primo di questi tre sogni mi facevo una tipa che ogni volta era una tipa diversa, la seconda volta invece era identica alla prima, stessi luoghi, stesse sensazioni, solo che la tipa magicamente aveva perso la sua molteplice natura assumendo un'unica identita'.
Quest'ultima volta invece si cambia scenario, lei era sposata e il marito era dietro la porta. Solo che lei non era nessuno, aveva un volto ma sfuocato... l'unico esempio calzante è quello dei Mujina*.

Come ho gia' detto non sono abituato a ricordare i miei delirii onirici, ma per destino o per sfiga ogni volta che capita devo passare le prime ore della mia giornata imparanoiato per uno strano ricordo.


*roba Jappa

02 agosto 2006

Wolf Parade - Modern World

I'm not in love with the modern world
I'm not in love with the modern world
I was a torch driving the savages back to the trees

Modern world has more ways
And I don't mention it since it's changed
While the people go out and the people come home again

It's gotta last to build up your eyes
And a lifetime of red skies
And from my bed saying your haunted hissing in my bed

Modern world don't ask why
Cause modern world build things high
Now they house canyons filled with life

Modern world i'm not pleased to meet you
You just bring me down
Modern world i'm not pleased to meet you
You just bring me down
Modern world i'm not pleased to meet you
You just bring me down
Modern world i'm not pleased to meet you
You just bring me down


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Come si fa a non prendersi bene con una canzone del genere, quando è cantata come in effetti è cantata?

30 luglio 2006

Una tomba decorosa per Antonio Pizzuto

Perdendo tempo per la rete trovo modo di accrescere il mio sapere e di vergognarmi per l'umana condizione.

http://letturalenta.net/2006/07/una-tomba-decorosa-per-antonio-pizzuto/

Non so chi sia questo Pizzuto. Me ne vergogno ma non so chi sia.
Pare che fosse uno scrittore, ma questo non gli ha portato gloria o onori eccessivi mi pare.
La figlia prova a garantire ai resti del padre e alla sua memoria una fine diversa da quella di tutti. Chissa' se si rende conto che vuole togliere l'ultima cosa che di umano rimane ad un uomo morto da 30 anni.

E dopo aver ragionato dei massimi sistemi, wiki e vediamo chi è 'sto morto che mi toglie il sonno.

http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Pizzuto

"[...] ed è ritenuto uno dei maggiori scrittori italiani del secondo dopoguerra"

E io non l'ho mai sentito.

29 luglio 2006

Di ritorno dal monte Allah saluta Maometto che è il suo profeta

Giornate in vacanza lontano dalla citta', sinonimo moderno di caldo, sui freschi monti, monti verdi, monti puliti e monti pieni di ogni cosa che la pro loco locale ha deciso.
Il bello è che non puoi sapere dove ti porta tutto questo casino di suoni, grida e tabacco. Tipo una strada di notte, quando torni a casa e ti accorgi che non è la strada giusta. una sensazione simile.

Provate a sentire Modern World dei Wolf Parade, ecco, l'idea è quella. Piu' o meno.
Che è triste, ma non rassegnata, c'è dietro una certa forza. Non propriamente una reazione, ma c'è dietro qualcosa.

Come camminare in mezzo al nulla. Non c'è nulla, ma sai che dietro c'è qualcosa, altrimenti che senso avrebbe avere paura del buio?


Comunque mi son divertito. E' una questione di punti di vista. Basta mettere tutto in prospettiva e tutto va a posto, per qualche tempo, poi ci si accomoda meglio.

Ora, chiedendo perdono per la forma scadente (senz'altro avrete intuito che ne è causa unica ed univoca il sonno) e per l'ermetismo posto e chiudo.

23 luglio 2006

Fulmini a ciel sereno

Uno si sente bene quando succede.
Non importa cosa, ma quando succede e non te l'aspettavi, non piu' di tanto almeno, ci si dimentica quasi del caldo impossibile, del sonno e di tutto il resto.
Ma cosa è? Non so dirlo con esattezza...
Puo' essere l'aver scelto album a caso da sentire e averli trovati tutti ottimi*, o qualcos'altro, non importa.
Riuscire a inizare decentemente una giornata è gia' una conquista non da poco.
Roba da esserne orgogliosi.

Che altro... ho preso [per la terza volta] la solenne decisioe di non mischiare piu'** dato che non è bello uscirne sempre piegati. Adesso vediamo se lo faccio davvero, ma tant'è.

*tranne uno, dei The Glove, che mi è venuto a noia quasi subito
**Chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri no

21 luglio 2006

The Lords of the New Church - Open Your Eyes [dall'album: The Lords of the New Church]

Video games train the kids for war.
Army chic in high-fashion stores.
Law and order's done their job.
Prisons filled while the rich still rob.
Assassination politics.
Violence rules within' our nation's midst.
Well ignorance is their power tool.
You'll only know what they want you to know.
The television cannot lie.
Controlling media with smokescreen eyes.
Nuclear politicians picture show.
The acting's lousy but the blind don't know.
They scare us all with threats of war.
So we forget just how bad things are.
You taste the fear when you're all alone.
They gonna git'cha when you're on your own.
The silence of conspiracy.
Slaughtered on the altar of apathy.
You gotta wake up from your sleep.
'Cause meek inherits earth...six feet deep.
Open your eyes see the lies right in front of ya.
Open your eyes.....

16 luglio 2006

La voce del maligno o delle sirene


Non è possibile, lo so, non va bene, ma io non ci posso fare nulla.
La voce.
Ogni persona nell'altro sesso cerca qualcosa in particolare, quell'elemento scelto a priori che sta sopra tutto il resto. Chesso', le labbra, le mani, il naso, il culo, le gambe, le movenze, quello che volete. Per me è la voce.
Mi sembra anche una cosa carina da dire, e quindi dove sta il problema?
nella musica.
Ogni volta che sento una voce bella in una canzone che non sia troppo scontata io mi innamoro, e di colpo ho una nuova divinita' musicale.

Qualche post fa vi aveva consigliato Siouxsie Sioux, oggi tocca alla meno aggressiva Suzanne Vega e la sua Birth-day (love made real)

Edit: e anche Liz Phair - Johnny Feelgood

Lunga vita a last.fm

13 luglio 2006

Fottute stizze, e il Cristo che avanza non giunge a tarda sera


Che non voglia, semplicemente.
E' brutto quando non si sa dove si va a finire, soprattutto quando ti accorgi che tutto intorno la gente sa sempre dove sta andando.
prima persona: "In posta, a prendere il pane e poi a casa a cucinare."
seconda persona: "In biblioteca a studiare, e poi incontro la tipa"
terza persona: "A finire l'uni, poi si cerca un lavoro adatto al mio titolo di studio e si tira su famiglia"

E io? Boh, sto qui da un po' di tempo e ancora non ho deciso dove andare. Ho l'impressione di continuare a riempire la borsa, o lo zaino, per essere pronto a fare il primo passo ("Un viaggio di mille miglia inizia con un passo" dice il Buddha). Ma ho anche l'impressione che lo zaino sia sempre fatto male. Svuota tutto e via da capo. Che cojoni.

mamma: "Ma tu non hai mai provato ad immaginarti tra qualche anno? io lo facevo alla tua eta'..."
Se il non sognare casa e famiglia, normalizzazione e ingresso nel mondo del lavoro per fare la mia parte è un peccato, beh, tanto peggio. Sono nato peccatore, che ci volete fare?


Intanto vado avanti sospinto dal flusso. La sera si esce, ci si fa piu' o meno del male e poi la mattina ci si alza con la bocca piu' impastata che mai. Si prova a studiare, ma c'è da prenotare il treno per la vacanza. Il tempo sprecato è tanto, ma solo perché se fosse impiegato bene non basterebbe.

Voglio crescere, ma non voglio maturare. La persona matura è arrivata, io voglio partire senza arrivare da nessuna parte. Mi rimane solo da capire come fare.

E tutta questa paranoia, mal di vivere e scazzo era tutto incluso nel risultato alquanto scadente dell'ultimo esame dato. Grazie e arrivederci a settembre. Naturalmente non è solo questo, ma l'insieme di cose che ti fa guardare indietro e ti fa pensare "sì, è tutto molto bello, ma che senso ha?"


Ho voglia di vacanze.
"Voglio le ferie/voglio partire/voglio le ferie/voglio sparire".
Voglio anche fare qualcosa e avere qualcosa in mano che mi provi che la mia vita non è poi così del tutto inutile. Mi accontento anche di poca utilita', giusto il minimo necessario per poter dire "io faccio".

Ok, sto blog come sfogo esistenzialista finziona abbastanza. Meglio dei fogli di carta.
Quando uno si sfoga su un foglio di carta deve controllarsi totalmente, altrimenti rilegge quello che ha letto. E le paanoie esistenziali sono quanto di peggio una persona possa avere. Anche se le hanno tutti, risultano patetiche, ed è brutta accorgersi di essere patetici. Succede, ma è brutto uguale.

Qui non rileggo, non vedo piu' da tempo da dove son partito e non c'è bisogno di un filo logico in mezzo a questo tutto. E di errori di battitura lo stizzablog scoppia.

E adesso credo proprio che mi fumero' una sigaretta. La settima, o l'ottava, di oggi. E visto come vado ultimamente direi che è un buon risultato.
Ok, mi sa che è la decima, ma tant'è.

Grazie e arrivederci

10 luglio 2006

Siamo noi, siamo noi, i campioni di 'sto mondo...

Volevo parlare di ieri sera, del mondiale, del colpaccio degli azzurri e della figura di merda di Zidane, del casino in Porta Nuova e dei semafori distrutti e dei cori, ma invece riporto alcuni commenti presi dal sito dell'ansa

Napolitano: orgoglio italiano. Prodi: un palo ha fatto la differenza. Marini: grande gioia. Bertinotti: felice un intero Paese. Fini: orgogliosi. Melandri: ripartiamo. Calderoli: perde la Francia di negri e islamici

Ecco, quand'è che uccidiamo Calderoli?

29 giugno 2006



Siouxsie and the Banshees - The Passenger [dall'album: Through the Looking Glass]

All'altezza dell'originale di Iggy Pop.
Ok, io sono di parte... i Siouxsie and the Banshees sono uno di quei gruppi di cui mi innamoro ciclicamente sempre di piu', e adoro, letteralmente adoro, la voce di Siouxsie Sioux.
Pero' dategli un'ascoltata :)

27 giugno 2006

Ben Harper

Per dormire bene, ma nel senso buono:

Live from Mars [disc 2]

Consigliatissimo

25 giugno 2006

Pasolini ovvero uno che aveva capito un po' di cose

Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è tale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione?

http://www.pasolini.net/ideologia_ppp_e_fascismo.htm

Che bordél

Certe volte prima di fare una cosa bisognerebbe pensarci una decina di volte e poi decidere che era meglio non pensarci e buttarsi senza troppi problemi. Nel frattempo il problema se ne dovrebbe andare, spostarsi, attaccarsi a qualcun altro o che so io e lasciarmi libero.
Pensare al problema, cercare la soluzione e non fare nulla. non è un granché, ma è comunque una soluzione.

ma si potra' un gruppo chiamare Cirith Ungol? Ma dai...

12 ore di treno sono tante, soprattutto se uno fa fatica a dormirci.

Pero' sono bravi.

21 giugno 2006

Che dovevo scrivere?

E chi se lo ricrda piu'?
entalmente avevo pensato ad un post che era poesia, me lo sono ripetuto una decina di volte in mente per non dimenticarmelo, ma io ho piu' vuoti di memoria di una fetta d'emmental.
Comunque sia pausa infra-esami dopo un 26 rubatissimo. Ne approfitto per fare due conti e capire quanti soldi ho e quanti ne spendero' quest'estate, a cosa dovro' rinunciare e in favore di cosa.
Poi la cosa sembra voler diventare una faccenda di preferenze personali, ma spero che sia solo una mia [odiosa] impressione.
Intanto fa caldo, si dorme volentieri e si ha una voglia matta di vacanze, di stare in giro la notte, di provare cose nuove... il solito insomma, solo di piu', in ogni senso.

16 giugno 2006

Ritardo

sono in ritardo netto, ancora prima di partire. Non è colpa mia, e di certo non posso farne una colpa a mio padre, che la macchina la usa per andare a lavorare. Pero' che due palle. Una vita in ritardo, sempre e comunque, non importa quanto io possa correre. Non che mi dia così fastidio, ma abbastanza. Penso di essere inaffidabile, anche se c'è chi dice il contrario.

Ecco, l'ho fatto, ho postato, ed era quello che volevo fare. Cioé, ho anche trovato qualcosa da dire :P

09 giugno 2006

Minimalismo e zero sbatta

Sto preparando psichiatria e anche se a rilento ci sto mettendo impegno. Mi viene facile, mi piace, è interessante, è così che dovrebbe essere l'uni.
E poi forse forse a settembre inizio l'anno di servizio civile, vedremo.

No nessuno!

http://video.google.com/videoplay?docid=2276740695625116903&q=ratzinger+mosconi

non ci sono parole per dire quanto sia bello 'sto video.
Anche se palesemente immorale, anticostituzionale e ipoglicemico

e poi c'è chi dice che le bestemmie non fanno ridere

01 giugno 2006

La mattina ha l'oro in bocca

Conto le cose che non sto facendo e mi prendo male, anzi, malissimo.
Che palle la vita, 'ppallissime

25 maggio 2006

Daso Dabbado

E anche la gola fa male, oltre alle gambe e alle braccia. Una condizione che ti permette di amare veramente, dal profondo, con ogni briciolo di forza che ho in corpo, il divano. Caro ammasso di morbida stoffa, non ha idea di quanto possa essere importante in giornate come queste.
Mi coccoli, mi stringi e mi tieni vicino fino a quando non mi sveglio.
Tutti i dolori spariscono mentre le mie mani accarezzano la tua pelle rossa.

Aspettami, sto arrivando.

23 maggio 2006

le elementari

voglio tornare alle elementari, e ci sono piu' motivi:
-devo imparare a scrivere. Cioé, non è possibile a vent'anni non essere capace di scrivere. Parlo di ortografia, e anche qualche esercizio di bella grafia
-le giornate lunghe, lunghissime delle elementari. Quei 5 anni sono stati i piu' lunghi della mia vita, ogni ora durava il suo giusto tempo, mentre adesso il tempo scivola via con troppa facilita'. Mi chiedo come sara' la mia percezione temporale tra vent'anni, e mi fa paura...
-Le maestre che t dicono cosa fare, come fare e te lo fanno fare. Zero liberta', regime totalitario senza bacchettate sulle mani. Ora sto morendo di liberta', come dice Gaber "la liberta' mi fa male, anzi, malissimo. [...] Cio' che fa bene non è la liberta, ma la lotta per ottenerla".
-La beata ignoranza perduta, gli anni novanta appena iniziati, il 2000 ancora un miraggio lontano

Non so perché mi sia venuto questo attacco di nostalgia... e pensare che volevo parlare di tutt'altro

Ps: strano che nonostante io sia cosciente di avere 21 anni continui a dire "a vent'anni". Cioé, se inizio a togliermi gli anni adesso sono messo male

22 maggio 2006

Le esse-cose

Le esse-cose ti incasinano sempre la vita.
Sabato c'è stato il festone, ho parato con molte persone, mi sono divertito, h bevuto, insomma è andato tutto bene. Non sono neanche stato male, e non è una cosa così scontata .
Mi è spiaciuto di non aver parlato molto con certa gente, ma la cosa che mi rode di piu' è un'altra.
Tra tutte ho parlato molto con una persona, una tipa che m'è sempre piaciuta. Una storia vecchia comunque. Non so bene come ci siamo trovati io e lei da soli a parlare del piu' e del meno, e io ero lanciatissimo nel senso che volevo approfittarne per chiederle dei chiarimenti su quello che era successo 3 anni fa. Non so se l'avrei fatto, ma credo di sì. Solo che è arrivato il rompicoglioni di turno.
Questo tipo è odiato dal mondo, ma lui si ama troppo per accorgersene e quindi quando vede un tipo e una tipa appartati a parlare cosa fa? Si inserisce. E inizia a dirci quanto è stato un figo a far crescere un noswtro amico, che se non era per lui questa persona non avrebbe mai trovato il coraggio di fare certe scelte, non avrebbe trovato il modo di tirarsi assieme*. E uno pensa, fa due parole e se ne va. E invece no.
Maledetto rompicoglioni.

A parte questo comunque tutto bene... o meglio, tutto nella norma. Niente attacchi d'ansia, niente paranoie spinte. Mi manca sempre la stessa persona e mi da fastidio dover sempre stare a guardare, senza riuscire a far nulla. Il solito insomma.

Che altro dire...
Che prima o poi iniziero' a fare i post metafisici, sulla natura del mondo così come la vedo io, vglio parlare del concetto di persona e da qui definire il Tutto. Solo che è molto sbatta, e non ho neanche le idee troppo chiare.

Ah no, devo anche dire che vorrei sapere se una certa persona legge questo blog o meno. Ne caso in cui questa certa persona potresti essere te (si, proprio te) mi farebbe piacere saperlo, ecco, quindi fammi sapere, nel caso.

Un brindisi alle esse-cose, alle cause contingenti e alle persone incazzate con se stesse che si sfgano con il primo tipo brllo che osa insultarle (qesta la capiscono in pochi)

Adios

*chi sa cosa vuol dire "tirarsi assieme" ha vinto, gli altri ci possono arrivare

20 maggio 2006

Tirando le somme

Scrivo sempre peggio la mattina, sopratutto dopo aver fumato. Le mani si muovono male, tipo a caso. Ma no problema.
Tirando le somme Ho una mano blu leggermente pulita, una soddisfazione grande un 4/5 metri quadrati con la mia firma e la firma di due miei soci [e ci tengo a dire che la parola "socio non si usa a caso"*], e un po' di musica per cui prendersi una fetta di responsabilita'.
A me sembra di aver fatto un buon lavoro, stasera vedremo.
Gaudeamus igitur!

*Come nessun'altra parola, in effetti. Tutte le parole vanno usate ad hoc, ma ogni tanto sta bene precisare la cosa

18 maggio 2006

E' un po' che non posto

-La brioche
Fa paura. Nel senso buono. Dopo otto ore di lavoro rivoltare tasche e portafogli per tirare assieme 70 centesimi, riuscirci e comprarla. Brioche alla crema nel baretto anonimo dell'Iper*.
E poi naturalmente me la sono mangiata, ed è stato uno dei momenti piu' belli degli ultimi giorni.
Quella crema fottuta non è normale. Sedersi su una panchina al sole mentre la gente con i carrelli pieni esce pensando a quanto ha speso e per che cosa e gente con i carrelli vuoti entra pensando a quanto spendera' e per che cosa e tu sei lì, con il tuo insieme di zuccheri in mano e con il sorriso ebete. E pensi alla schiena che fa male, all'universita', gli esami che devi ancora dare e tutti quelli che non stai preparando. Le occasioni perdute, i rimorsi, e tutta la merda che ogni giorno ti ricopre.
Davvero, in quel momento stai davero bene, sei davvero felice, e lo sei abbastanza da essere consapevole di tutto cio' che c'è di sbagliato nella tua vita senza che questo ti dia fastidio. stai bene, sei felice, al sole con una brioche e il resto non conta.

-Sabato festone
Triplo compleanno, b'zeffe di invitati, un tot di soldi per i regali e un tot per gli extra, la voglia di sfogarsi e di divertirsi, di rivedere gente e tutto. Bello anche questo. Anche passare ore a selezonare la musica per la festa che NON verra' messa perché altri avranno fatto lo stesso. Non vedo l'ora che sia sabato.

-Dichiarazione d'intenti
Oggi studio.

-Titoletto
Naturalmente in tutto questo tempo che non ho postato ho accumulato molta piu' roba da scrivere, ma queste sono quelle che ricordo.
Ah gia', dovevo fare anche il post sugli sprechi della gente... lavando i piatti vedi quanto cibo venga buttato via. Cioè, ma davvero tanto, da non crederci.
Comunque boh, penso e spero di aver detto tutto, al massimo editero'
Adieu

*lo stesso Iper dove lavoro

Edit: secondo edit per gli errori... ma accio schifo, e di certo m'è sfuggito ancora qualcosa >.<

15 maggio 2006

Che lagna!

Pota sì. Sono una lagna.
Pero', insomma, adesso devo lavarmi, andare a fare spese per mamma', tornare a casa per studiare un'oretta e poi 4 ore al lavoro. e poi saro' stanco morto e non mi muovero' dal divano fino a domani.
Come si fa a non farsi prendere male?
Voglio dire, è il 15, e non ho ancora studiato nulla, e secondo i miei piani di due settimane fa io tra 5 giorni dovevo aver finito biologia, e invece devo iniziare ancora il terzo capitolo.
Ma porco di quel cane, possibile che non riesca mai a fare nulla di quello che decido di voler fare?

Vabé, daga dét. #Stizza.

14 maggio 2006

E mi prende la paranoia.
Ieri sera serata scialla strabella di quelle che ogni tanto ci vogliono, soldi in arrivo e studio rimandato. Ma non è questo.
Sono tutte quelle cose archiviate, rimosse, morte e sepolte che pero' non sono mai state dimenticate.
Mi trovo ad empatizzare con il me stesso di qualche mese fa, o il me stesso di un paio di anni fa e mi sale la paranoia. Mi succede un po' troppo spesso. Maledetta ansia.
Si puo' tornare indietro? Di certo è quello che vorrei, ma dovrei prima scoprire come fare... bel casino.

Non mi sembra di chiedere niente di impossibile. Forse non me lo merito, ma di sicuro ho visto gente meritarselo molto meno di me.
Che dio la paranoia, quando arriva ti rovina una o due giornate, poi riesci a metterla da parte e non rimane che da pregare perché non torni troppo presto.
In culo al mondo, bisogna andare avanti, no?
Ma è quello che rimane indietro a definirci come persone. Andare avanti guardando indietro, guardare al domani non è possibile, e anche se fosse non mi interesserebbe.
E' gia' successo tutto da qualche parte in qualche momento dei troppi ieri.

Basta.

Musica ripiglio. American Head Charge.
Speriamo che serva a qualcosa.

11 maggio 2006

" Ora che ci sono Morrison e Gaiman questo blog diventa un vero must."

E come fa uno a non prendersi bene quando legge delle cose del genere?

[domattina edito e rendo sto post un po' piu' significativo]

E invece non lo faccio, che mi devo tirare assieme e poi scappare al lavoro.
E poi 4 ore in piedi senza nicotina ne altri generi di prima necessita'.

Devo pensare alla vacanza che mi sto pagando, devo pensare alle vacanze, alle vacanze, vacanze, vacanze...

10 maggio 2006

Parole

ho una voglia matta di scrivere.
Infilare le parole una dietro l'altra cercando un senso di continuita' che possa dare un apparente significato. Un cosa del genere.
Cito a memoria:
"Le parole quando sono tante assieme non hanno senso. Forse neanche quando sono da sole, siamo noi che lo crediamo"
"E' difficile capire il significato delle parole quando si muovono in branchi"

Non so se la mia memoria ha mischiato le due citazioni tra di loro creando qualcosa di nuovo o se è solo la stessa identica cosa ripetuta in altri due modi diversi, comunue la prima vorrebbe essere la citazione di Sandman di Gaiman e il secondo di AnimalMan di Morrison.
Un inglese e uno scozzese se non sbaglio. Ci si potrebbe fare una barzelletta, anche se manca l'italiano.
Appropo', abbiamo il nuovo Presidente! Un ex-Pci, un politicante della vecchia scuola, di quelli che mangiavano i bambini con Lenin. Magari sembrera' che l'italia abbia preso una direzione progressista a qualcuno fuori da questa gabbia di matti. Salviamo le apparenze e lasciamo tutto come sta, che l'entropia è dura invertirla.
"Entropia ed ottimismo: ecco le due forze che muovono il cosmo"
Ancora Gaiman.

La mattina ha l'oro in bocca

Mattinata interessante.
Ho avuto modo di sentire 5 nuovi album* e ne ho gia' cestinato uno, devo ancora sentire queli di ieri che ho preso, ascoltato e archiviato ma non ricordo che siano e l'hard disk è pieno da far schifo.
Questo vuol dire che dovrei mettermi a fare selezione della mia musica, un po' come dover rinunciare ad una mano.
Ora lo faccio, ma ci tenevo ad esplicitare questo mio malessere interiore *sigh*


*American Head Charge - The Feeding
American Head Charge - The war of art
Avenged Sevenfold - Waking the Fallen
Dope - Group Therapy
AAVV - Scrubs soundtrack [le prime 3 stagioni]

09 maggio 2006

FUNERALI ALPINI: MONSIGNOR BAGNASCO, 'APERTE NUOVE FERITE'


Ciampi ai funerali ROMA - Preceduti dalla corona del capo dello Stato portata da due corazzieri, i feretri dei due alpini uccisi a Kabul, avvolti nel tricolore, sono stati trasportati a spalla dai loro commilitoni fuori dalla chiesa romana di Santa Maria degli Angeli, al termine dei funerali solenni. Un applauso all' interno della chiesa ha accompagnato l'uscita delle bare. Dietro i feretri, i parenti e le autorita'.

E' uscito sorreggendo il padre del tenente Manuel Fiorito, affranto dal dolore, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. ''Papa' tuo e' li' con te'', ha detto il padre dell'alpino accarezzando la bara.

''A distanza di una settimana la vilta' terroristica ha rinnovato il dolore dell' Italia aprendo nuove ferite''.


Dove sono i generali
che si fregiarono nelle battaglie
con cimiteri di croci sul petto
dove i figli della guerra
partiti per un ideale
per una truffa, per un amore finito male
hanno rimandato a casa
le loro spoglie nelle barriere
legate strette perché sembrassero intere.



Ps: la cosa di cui sora è presa dal sito dell'ansa, la citazione dalla canzone di De Andre' "Dormono sulla collina"

Pps: nulla contro gli alpini, che mi stanno simpatici

Ppps: è assurdo come meta' delle cose che vedo/leggo mi facciano venire in mente qualcosa di De Andre'...

Piove mentre l'estate ha inizio

L'estate è iniziata. E piove.
Ieri sera prima partita stagionale di risiko, prime lamentele di chi non sa giocare e prima sconfitta stagionale. Una serata tranquilla e divertente.
Dopo 4 giorni sono riuscito a dormire per piu' di 5 ore, e il mio corpicino ringrazia.

E poi viene la sbatta. Devo riprendere in mano biologia, e domani devo assolutamente andare a vedere in Sant'Agostino per i libri che mi mancano.
Solo che non ne ho la minima voglia. Ho voglia di fare, ma non so cosa.

Bof, vabé...
Chiudo con una simpatica coincidenza: nei giorni scorsi due diverse persone [*molto* diverse] mi hanno posto lo stesso problema. Una voleva una risposta e l'altra la risposta opposta, e io ho detto a tutt'e due quello ce volevano sentirsi dire senza pero' essere falso ne nulla.
Le parole sono una cosastrana, perdono e prendono significato con una facilita' sconvolgente.
Quando uno prende coscienza di quanto siano vuote le parole non puo' che rimanere spaventato, perché è con le parole che costruiamo i nostri mondi, ed è con le parole ce possiamo interagire con il tutto.
Un bel casino, ma prima o poi trovero' un filo logico a tutti i miei schizzi esistenzialisti pubblichero' un libro e saro' ricco. Oppure fondo una setta che divento ricco uguale.

07 maggio 2006

#ricordi

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E' solo carta.

05 maggio 2006

Considerazioni sparse

Si torna a studiare, o almeno si prova.
Due capitoli del libro di biologia, un'ora e dieci minuti, due album ascoltati quasi per intero* e un senso di "mo' spengo il cervello che dio bono non ci sono piu' abituato a fare ste cose"
Stasera festa e domani sera festone, domenica riposo e lunedì il quarto capitolo. Oppure la mattina potrei andare a vedere in Sant'Agostino se ci sono i libri di Psichiatria. Mah, vedremo.
Poi Mercoledì sera lavoro, e giovedì si inizia con il lavoro nuovo sperando non solo di poter guadagnare abbastanza soldi per andare in vacanza, ma anche che mi concedino le vacanze. Spero di fargli pena, almeno un poco.
"Pietra mossa non mette radici"
Credo di averne appena spezzate un paio.
E ora stizza!
[era un po' che non lo scrivevo o.o']

*i Motörhead sono piu' adatti allo studio di quanto si possa pensare

04 maggio 2006

"Credo tutti abbiano dei problemi e se non ce li hanno se li fanno. Questa frase è come il sesso.. cazzarola."

et voila'

una piccola perla in mezzo ad una marea di chiacchiere

03 maggio 2006

Illegale

Sono illegale, saro' perseguitato a norma di legge.
Saro' arrestato, e abbandonato da tutti.
Una volta solo trovero' forza in un'illusione qualsiasi, probabilmente cerchero' il Buddha che è un po' che voglio trovarlo.
Illuminato e redento dalla mia personale discesa agli inferi tornero' al mondo per essere crocifisso e vedere le mie intenzioni, i miei desideri bruciati dai desideri di tutti voi altri.
Ma io non sono i miei desideri, o le mie idee ne tantomeno la mia capacita' di formularne.
Non sono carne e non sono spirito, e sopravvivero' al tempo e allo spazio semplicemente volendolo.

Ps: l'immagine qui sotto mi è arrivata oggi per mail.
A me piace un casino e volevo comentare il come e il perché, che c'è un motivo se qualcuno me l'ha mandata, ma poi il testo di commento ha preso la sua strada ed è andato in flow con la musica
Pps: la musica con cui questo testo è parzialmente in flow è Sonic Youth: Pink Steam [dall'album: Rather Ripped]
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28 aprile 2006

Csi - Forma e sostanza

Apriamo una piccola parente musicale

Conosco le abitudini so i prezzi
E non voglio comperare né essere comprato
Attratto fortemente attratto
Civilizzato sì civilizzato
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Soddisfazione Signore
Conosco le abitudini so i prezzi
E non voglio comperare né essere comprato
Attratto fortemente attratto
Civilizzato sì civilizzato
Uno sguardo più puro sul mondo che la civiltà è ora, pagando
Decidi: cosa come quando
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Soddisfazione Signore
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta
Ventiquattromilapensierialsecondofluisconoinarrestabili
Alimentando voglie e necessità
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta



Chiudiamo la parente musicale

26 aprile 2006

I $oldi

Sto per avere un conto corrente. Un conto corrente *MIO*.
Ok, non ho soldi da metterci, ma questo è il primo passo verso la strada che mi portera', un giorno, alla ricchezza.
E allora saranno per me novecentonovantanove vergini, un fiume di latte e miele e un laghetto di buon vinello.
Abbiate fede, che chi crede a me sara' salvo!

25 aprile 2006

25 aprile

Giorno di festa e bla bla bla
Giorno di comunioni e bla bla bla

Insomma, un giorno dove non servono scuse per stare a casa a far nulla, ma proprio nulla, che quello che volevo leggere è in macchina di un mio socio. Maledetto me e la mia mania di dimenticare le cose.
E quindi adesso per passare il tempo butto giyu' ste due righe, anche se in realta' avevo promesso ad una persona che avrei parlato di lei, ma adesso non ne ho la sbatta ne un vero motivo, quindi si rimanda che va sempre bene.


E comunue ho finito le stizze, e mi sa che adesso vado a rimediare. Magari se trovo aperto $posto prendo il tabacco che è tempo di tirare la cinghia.
Ah, si, e poi dovrei studiare, ma ho dato un occhio ai miei esami e beh... c'è poco da ridere, ecco.
'ppallissime

22 aprile 2006

Qualcosa è successo

Lo so, dico sempre che non ho novita', che la mia è una vita piatta e noiosa, ma io per primo so che le cose non sono mai andate veramente così male [se non qualche anetto fa', ma tant'è].
E anche ultimamente ho avuto la mia novita' su cui rompermi la testa e per cui non pensare ad altro.
Sì, sto parlando di una tipa.
L'inizio di questo condizionameto mentale è da ricercarsi un bel po' di tempo indietro, piu' o meno la prima volta che le ho parlato.
Nel corso di questi anni c'erano gia' state le condizioni per cui io e lei parlassimo un po' di piu', senza necessariamente dire qualcosa. Ecco, giusto per passare il tempo. Ogni volta è successo pero' che ci si avvicinasse un po' di piu' senza che nessuno lo volesse, fino a schiantarci l'uno nell'altra.
Lasciandosi andare nel flusso il tutto avveniva molto naturalmente, la mia personale impressione era quella di un sofisticato meccanismo in cui tutti gli ingranaggi si incastravano perfettamente l'uno nell'altro* e andava bene così. Sentivo di voler bene ad una persona e lei diceva lo stesso, e non ho motivo per pensare che non fosse così.
Ma poi bisogna prendere il controllo del flusso, prendersi delle responsabilita' e degli impegni, ma responsabilita' ed impegni comportano necessariamente la paura. Non una paura in particolare, potrei cercare per ore la descrizione piu' adatta per descrivere proprio quella paura, ma sarebbe inutile. La paura è paura e come tale va presa. E io l'ho presa dritto dritto in mezzo agli occhi.
Lei decide di lasciar stare. Meglio non vedersi etc etc. Io cerco di recuperare, ci tenevo veramente e quasi ce la faccio, ma la ragazza ha la testa dura. Anche troppo e c'è stato un secondo "non vediamoci".
Transizione ecologica
Rispetto al contesto il soggetto [in questo caso lei, ma poi la cosa è applicabile anche a me stesso] cambia status e ruolo. In altre parole quello che vedeva in me ha deciso di non vederlo piu'.
Le avevo chiesto di decidere e lei l'ha fatto.
E' stato uno strano periodo, c'ho messo una settimana *molto* abbondante per uscirne anche io, e di colpo vedo le cose da una nuova prospettiva.
Fino a qui non ho nessun rimpianto, niente di cui lamentarmi. Non esistono colpe ne tantomeno colpevoli. E' successo e basta e siamo entrambi responsabili.
Il guaio è che una cosa del genere, anche se ordinaria e banalissima, lascia il suo segno.
Non fa piu' male pensare a lei, ma mi spiace, perché se prima mi sentivo vicino a questa persona ora è salito un muro enorme.
E' normale, nel momento in cui la nostra interrelazione ha perso il suo significato "originario" è stato quasi impossibile costruirne uno nuovo.
E quindi anche se vorrei parlarle non saprei cosa dirle, e mi spiace perché sento di aver perso una bella persona, e anche, perché no, un'amica.
Mi ha fatto sentire qualcosa di bello, era un po' che non lo sentivo e, a dire il vero, non sono sicuro di averlo mai sentito, e di questo non la ringraziero' mai abbastanza.
Mi ha lasciato delle belle illusioni, cose che non sono e non saranno. Ma le cose piu' interessanti sono quelle che non esistono, cio' che esiste è banale. O almeno, per adesso, io ne sono convinto.
Non credo di averle fatto dei torti e lei non ne ha fatti a me, ma questo non aiuta. Un paio di insulti avrebbero giustificato il silenzio che è sceso.

Comunque pratica archiviata.
Attenta popolazione femminile, sono tornato in pista!

*in realta' sarebbe piu' giusto parlare di un processo di retroazione positiva o di schismogenesi, ma il meccanismo è piu' poetico

Back on line

otto giorni senza internet, a adesso son tornato.
c'è poco da dire, se non che la canzone di questa settimana abbondante è stata purple haze, che un computer senza nessuna connessione è solo uno stereo costoso e poco pratico, che è un po' che non vado in fumetteria, e che ora vado a comprare la pantina che senno' la mamma mi fa il culo che gia' m'ha sgamato che sono tornato alle 4, stamattina.
Ah, il prossimo sara' il post sbattimento, e magari staro' anche attento a cosa scrivo

11 aprile 2006

Sul filo del rasoio

Il senato alla Casa delle Liberta', la camera all'Unione.
Una situazione dove l'ostruzionismo puo' funzionare. Ma solo e unicamente quello.
Sono molte le considerazioni possibili, da quella piu' banale dell'Italia spaccata [ma bene o male non è sempre stato così?] all'assurdo principio percui ogni partito si trova leggermente piu' a destra rspetto a quello che dice il proprio nome.

Ma c'è una cosa imo rilevante. Una frase del signor Pannella pronunciata ieri a Matrix, naturalmente fori dal suo contesto e tutto. In fondo stavo leggendo altro, non è che ho proprio passato la serata a seguire le incredibili evoluzioni elettorali, ma comunque la tv era accesa.
"... un governo per il quale avere piu' di 15 spinelli è spaccio e per il quale la diffusione delle armi è un bene"
Ho citato a memoria, sicuro come la luce del sole che le parole esatte non sono quelle, ma il succo è quello. Qui lo interrompe un esponente della Cdl
"Questa è propaganda"
E quindi la risposta di Pannella, risposta che riesce a sintetizzare la mia scelta elettorale e penso la scelta di molti altri
"Questa non è campagna elettorale, è la mia vita"

Come dice Mentana, si merita di essere Senatore a vita. E in questo momwento farebbe anche comodo.

09 aprile 2006

il mio dovere

Oggi ho votato. Sono appena tornato a casa con la netta impressione che l'affluenza fosse decisamente alta, ma sono gia' stato smentito

Dal sito dell'ansa:
CAMERA: ALLE ORE 12 HA VOTATO IL 17,6%
Per le elezioni riguardanti il rinnovo della Camera dei Deputati, alle ore 12 ha votato il 17,6 per cento degli aventi diritto, contro il 21,5% delle precedenti elezioni.


Boh, se a questo aggiungiamo che ieri sera ho scoperto che gran parte delle persone che conosco daranno, oggi o domani, il loro voto al centro-destra, mi viene un certo senso di disagio misto ad ansia. Una roba mica tanto bella, tipo un brutto presentimento.
La maggior parte delle volte mi sbaglio, speriamo pure questa

08 aprile 2006

Tipo che sarebe ora di dare un senso a 'sto blog, ma è sabato mattina, mi sono appena [quasi] svegliato e non ho voglia d scrivere sul mondo e sulla sua natura perversa.
Quindi adesso colazio e poi stizza, che ci sta sempre.
e non rleggo neanche così se ci sono errori qui dentro rimangono che così va la vita

06 aprile 2006

Il blog è stato creato!

"pota gente, ho aperto un blog e ... teh, non so cosa scrivere. stés, dai, qualcosa mi verrà. pausa stizza."

[in realta' anche no, che sono senza sigarette, ma vabbé]
BW FixSim_112007