L'ultimo prete Inca avvicinando la morte radunò attorno a se pochi superstiti
le mani quasi giunte su un arbusto mai visto
sedeva acovacciato sulla terra
imparerete a amarla in Pace e in Guerra
Grigie pietre le strade lastricate, grigie pietre le case inutilmente fortificate
fessure i volti bruni di sole tra tessuti sgargianti di colore
E' vostra questa pianta
dono del creatore
a lui salga la lode
voi che pagate
crudele il salvatore
e gli occhi suoi già stanchi prendevano commiato velando con lo sguardo le Mille Meraviglie del creato
In alto trasparente denso il cielo immobile vicino, in basso umide nuvole, rumore di foresta lontano
Renderà sopportate Fame Fatica Orrore, le vostre sofferenze allevierà Amate Creature, vi terrà compagnia quando sarete soli di necessità, per ultimo non ultimo li polverizzerà
Se ne presero cura devota silenziosa, inpotente difesa masticata preghiera,
nei secoli fedeli senza speranza qualche parola stanca,
un Prete un Dono una Divinazione
qualcuno, senza merito, ne canta la canzone
Non si sa mai c'è qualcosa da capire per quanto il senso sia difficile da dire
impotente difesa masticata preghiera, rende sopportate Fame Fatica Orrore
le sofferenze allevia Amate Creature
tiene al caldo chi è solo di necessità
per ultimo non ultimo li polverizzerà per ultimo non ultimo li polverizzerà..li polverizzerà.
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Io so solo che sono poche le canzoni da 15 minuti che ho ascoltato in loop
30 dicembre 2006
10 dicembre 2006
La prima neve
Composto da lyxor 2 commenti alle 23:41
Ho visto la prima neve della stagione [e non dell'anno, come invece ho detto a caldo] Venerdì notte.
Ed è stato bello.
Ok, è una cagata, ma quando investi buona parte dei tuoi discorsi giornalieri in diversi "speriamo che venga a nevicare" e poi succede davvero, è bello, e sei felice e non sai bene cosa sia, che è una cosa da poco.
Piccola, boh, niente di che, ma ti fa sorridere e fanculo al resto è bello, il vento che te la spara in faccia e le piccole lame sulle mani.
Il bianco contro il nero della notte, una risata fuori luogo.
Bello, bello, bello.
Ed è stato bello.
Ok, è una cagata, ma quando investi buona parte dei tuoi discorsi giornalieri in diversi "speriamo che venga a nevicare" e poi succede davvero, è bello, e sei felice e non sai bene cosa sia, che è una cosa da poco.
Piccola, boh, niente di che, ma ti fa sorridere e fanculo al resto è bello, il vento che te la spara in faccia e le piccole lame sulle mani.
Il bianco contro il nero della notte, una risata fuori luogo.
Bello, bello, bello.
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