31 gennaio 2008

Concentramento

Innanzitutto vi saluto e vi auguro un buon lavoro.

Voglio informarvi che sono stato trasferito al carcere di Benevento il primo gennaio del 2008, un carcere che sta radunando tutti gli arabi che hanno una causa di terrorismo.

Un carcere che ha un regime di detenzione di 41 bis un carcere tutto chiuso le finestre chiuse con piastre che impediscono d'entrare l'aria e la luce del Sole.

Non parliamo della vigilanza e la perquisizione.

L'unica cosa che facciamo senza permesso e vigilanza e perquisizione è respirare.

Credo che i detenuti che sono nel 41 bis sono meglio di noi, ora siamo trattate come persone pericolose e il Ministro che ha fatto questo disumano regime per noi.

Noi siamo tutti [e qui non riesco a leggere] a questo carcere, e stiamo organizzando una protesta contro questo provvedimento del Ministero

Da qui: http://kelebek.splinder.com/

24 gennaio 2008

V-day

Quello vero è oggi, e spero che gli fischino le orecchie quel tanto che basta da togliergli il sonno

19 gennaio 2008

Sappiamo già tutto

Sandman, volume 7, capitolo 8.
Sogno e Delirio parlano con Distruzione, e lui a sua volta gli racconta, ad un certo punto, di un altra discussione avuta con Death.

Distruzione: [...]"poi mi disse che tutti potevano conoscere quello che destino sapeva. Ed altro ancora. Non solo potevamo, ma lo conoscevamo. Tutto. lo negavamo solo a noi stessi per renderlo sopportabile."

Sogno: "Sembra improbabile"

Distruzione: "E' quello che le dissi. Se tutti sanno, perché continuano a cadere nelle buche e a scivolare sulle bucce di banana? Perché sembra che nessuno di noi, eterno o immortale, sappia cosa stiamo facendo?"
E questa è la mia citazione. Mi ha sempre colpito questa parte, complici anche l'ottima costruzione della storia e dei personaggi, prima su tutti Morte, Death, la secondogenita della famiglia degli eterni.
Insomma, mi ha colpito come idea in se stessa, pensare che ogni singola persona possa avere in se tutta la sua storia e poterla conoscere semplicemente volendolo. Bello, non tanto per quello che potrei conoscere, ma per l'enorme potenzialità che posso sentire in me. Ti fa sentire bene, pieno di qualcosa difficile da definire.

passato il tempo, ho riletto piu' volte quel volume al pari dell'intera serie (che ancora consiglio a chiunque) e ogni volta ho potuto intravedere molte interpetazioni a tutti i passaggi simili a quello qui riportato. Frasi emblematiche e veloci riflessioni che ti chiamano in prima linea per poi buttarti nella mischia da solo con la paura di perderti.

Questo passaggio m'è venuto in mente ieri sera, parlando con un amico.

Noi sappiamo tutto, ed è vero. Forse non conosciamo cio' che conosce Destino, sembra improbabile, ma conosciamo perfettamente le reazioni degli altri al nostro essere diversi ogni volta in ogni diversa situazione. Lo conosciamo perfettamente* eppure quando qualcosa non va come ce l'aspettiamo difficilmente sarà un evento totalmente sconosciuto. Un senso di deja-vu veloce anticipa la frustrazione e la rabbia, siamo noi a determinarle e a evocarle in noi.
Reiterando continuamente gli stessi atteggiamenti sappiamo perfettamente quali saranno le conseguenze, e non ci piacciono, ci fanno paura ma pur di non cambiare noi stessi facciamo finta di niente e poi ci arrabbiamo.

Il discorso sarebbe naturalmente molo piu' lungo e complesso, ma credo di aver scritto quanto basta per vincolare le vostre riflessioni a tal proposito. So quello a cui potete arrivare partendo da queste parole, e lo sapete anche voi.

*Kelly indentificava la motivazione fondamentale dell'organizzazione interna umana nell'anticipare gli eventi. Dovro' parlare anche di questo prima o poi...
BW FixSim_112007