31 dicembre 2008

2009

Guccini - Un altro giorno è andato

E un altro giorno è andato, la sua musica ha finito, quanto tempo è ormai passato e passerà!
Le orchestre di motori ne accompagnano i sospiri, l'oggi dove è andato l'ieri se ne andrà.
Se guardi nelle tasche della sera ritrovi le ore che conosci già,
ma il riso dei minuti cambia in pianto ormai e il tempo andato non ritroverai.
Giornate senza senso, come un mare senza vento, come perle di collane di tristezza;
Le porte dell'estate dall'inverno son bagnate, fugge un cane come la tua giovinezza.
Negli angoli di casa cerchi il mondo, nei libri e nei poeti cerchi te,
ma il tuo poeta muore e l'alba non vedrà e dove corra il tempo chi lo sa?
Nel sole dei cortili i tuoi fantasmi giovanili corron dietro a delle silvie beffeggianti:
si è spenta la fontana, si è ossidata la campana, perché adesso ridi al gioco degli amanti?
Sei pronto per gettarti sulle strade, l'inutile bagaglio è dentro in te,
ma temi il sole e l'acqua prima o poi cadrà e il tempo andato non ritornerà.
Professionisti acuti fra i sorrisi ed i saluti ironizzano i tuoi dubbi sulla vita.
Le madri dei tuoi amori sognan trepide dottori, ti rinfacciano una crisi non chiarita.
La sfera di cristallo si è offuscata, e l'aquilone tuo non vola più.
Nemmeno il dubbio resta nei pensieri tuoi e il tempo passa e fermalo se puoi.
Se i giorni ti han chiamato tu hai risposto da svogliato, il sorriso degli sepcchi è già finito.
Nei vicoli e sui muri quel buffone che tu eri è rimasto solo a pianger divertito.
Nel seme al vento afferri la fortuna, al rosso saggio chiedi i tuoi perché,
vorresti alzarti in cielo a urlare chi sei tu, ma il tempo passa e non ritorna più.
E un altro giorno è andato, la sua musica ha finito, quanto tempo è ormai passato e passerà!
Tu canti nella strada frasi a cui nessuno bada, il domani come tutto se ne andrà.
Ti guardi nelle mani e stringi il vuoto: se guardi nelle tasche troverai
gli spiccioli che ieri non avevi ma il tempo andato non ritornerà.

Inizia a farmi tristezza il passare del tempo, forse è solo un'impressione o un effetto collaterale della crisi che non c'è, non so. Sta di fatto che

E quello che Guccini canta ha il vizio fastidioso di essere vero e quando l'anno prossimo è domani mi piacerebbe nascondermi, e pensare:
"Stamattina avrei voluto svegliarmi domani"

Gli auguri ve li ha già fatti qualcun altro

17 dicembre 2008

Testamento, di Kriton Athanasulis

Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo.

Ti lascio il sole che lasciò mio padre a me.

Le stelle brilleranno uguali ed uguali ti indurranno

le notti a dolce sonno.

Il mare t’empirà di sogni. Ti lascio

il mio sorriso amareggiato: fanne scialo

ma non tradirmi. Il mondo è povero

oggi. S’è tanto insanguinato questo mondo

ed è rimasto povero. Diventa ricco

tu guadagnando l’amore del mondo.

Ti lascio la mia lotta incompiuta

e l’arma con la canna arroventata.

Non l’appendere al muro. Il mondo ne ha bisogno.

Ti lascio il mio cordoglio. Tanta pena

vinta nelle battaglie del tempo.

E ricorda. Quest’ordine ti lascio.

Ricordare vuol dire non morire.

Non dire mai che sono stato indegno, che

disperazione mi ha portato avanti e son rimasto

indietro, al di qua della trincea.

Ho gridato, gridato mille e mille volte no,

ma soffiava un gran vento e piogge e grandine

hanno sepolto la mia voce. Ti lascio

la mia storia vergata con la mano

d’una qualche speranza. A te finirla.

Ti lascio i simulacri degli eroi

con le mani mozzate,

ragazzi che non fecero a tempo

ad assumere austere forme d’uomo,

madri vestite di bruno, fanciulle violentate.

Ti lascio la memoria di Belsen e Auschwitz.

Fa presto a farti grande. Nutri bene

il tuo gracile cuore con la carne

della pace del mondo, ragazzo, ragazzo.

Impara che milioni di fratelli innocenti

svanirono d’un tratto nelle nevi gelate

in una tomba comune e spregiata.

Si chiamano nemici; già. I nemici dell’odio.

Ti lascio l’indirizzo della tomba

perché tu vada a leggere l’epigrafe.

Ti lascio accampamenti

d’una città con tanti prigionieri,

dicono sempre si, ma dentro loro mugghia

l’imprigionato no dell’uomo libero.

Anch’io sono di quelli che dicono di fuori

Il sì della necessità, ma nutro, dentro, il no.

Così è stato il mio tempo. Gira l’occhio

dolce al nostro crepuscolo amaro,

il pane è fatto di pietra, l’acqua di fango,

la verità un uccello che non canta.

E’ questo che ti lascio. Io conquistai il coraggio

d’essere fiero. Sforzati di vivere.

Salta il fosso da solo e fatti libero.

Attendo nuove. E’ questo che ti lascio.

03 dicembre 2008

A Premier With a Hand in TV News Sues His Journalist Critics

In recent years, Mr. Berlusconi has sued the magazine The Economist for writing that he was not “fit to run Italy" and the British journalist David Lane for his 2004 book, “Berlusconi’s Shadow,” which explored the origins of his fortune and noted that some of his associates had been investigated for Mafia ties. Mr. Berlusconi lost those cases in lower court and either has appealed them or still has the possibility of doing so.

“What makes it different is that he’s the most powerful politician and richest man,” said Mr. Lane, the Rome correspondent of The Economist and a target of Mr. Berlusconi’s lawsuits. “He controls the media. He’s working from a position of maximum strength.”

A parte che a me, leggere "Mr" Berlusconi, fa ridere, credo che qui si dica molto più di quello che normalmente sentiamo sui nostri giornali. Forse le notizie arrivano troppo diluite, o forse ci abbiamo fatto il callo, come si suol dire, non so.

E' poi il concetto di forza a farmi una certa paura. C'è da chiederselo... se il suo consenso alle prossime elezioni non diminuirà, perhé puo' anche essere, cosa potrebbe succedere?

Dal sito del New York Times

25 novembre 2008

Ignoranza nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Apprendo dal sito di repubblica di questa piccola storia italiana. Partiamo dal bel manifesto proposto da Telefono Donna al settore pubblicità del Comune di Milano. Milano, la Grand Milan, la moderna milano dell'expo, sì, quella grigia e triste.


Bello, sinceramente. Diciamola tutta, mi piace sentirmi moderno, emancipato e tutto quanto, ma a volte è fin troppo facile esserlo. Leggiamo quello che Maurizio Cadeo, assessore comunale al Arredo Urbano, ha detto di questo manifesto:
Non so se ho gli strumenti per negare gli spazi, ma ne respingo totalmente il contenuto che offende la nostra tradizione cristiana. Pongo il problema politico e ne informerò il sindaco: chiederò a telefono Donna di ritirare il manifesto
Applausi per lui, e probabilmente anche una causa di beatificazione (che tanto se la beccano cani e porci).
Mi piacerebbe sapere in cosa la tradizione cristiana sia offesa.
La prima idea che mi viene è la riproduzione del crocefisso. L'importante simbologia cattolica* applicata al di fuori di un contesto rituale e sacro effettivamente potrebbe infastidire i più intransigenti. Certo, ad oggi, 25 Novembre 2008, ne abbiamo viste di ogni. Homer J. Simpson che, dopo aver ottenuto una chiesa come propria abitazione, in mutande e bevendo birra nella navata centrale prende una croce e, come se fosse una chitarra, inizia a cantare "I was made for lovin' you" dei Kiss.
Oppure la prima traccia dell'album "Sacrificio" degli Equipe 84 del 1974 chiamata "...e Lucifero disse" dove troviamo un'ottima rielaborazione dei 10 comandamenti biblici.

Questi sono i primi esempi che mi vengono in mente, e credo siano tutti d'accordo nel dire che parte dell'importanza della cultura catto-cristiana è dovuta anche a questa profonda infiltrazione in ogni livello della vita culturale degli ultimi tot decenni.

Insomma, l'assessore di cui sopra di certo non si lamenta per la simbologia in sé, in quanto uomo moderno assessore di una città altrettanto moderna.

Allora forse il motivo è un altro. In fondo lui parla di contenuto. E il contenuto è, di fatto, una donna crocefissa. Una donna. Femmina.
E' questo allora il problema? Una donna, portatrice colpevole del fardello del peccato originale, non puo' essere vittima sacrificale. Non è pura. Non è gradita a Dio.
E' questo il problema?

In fondo la cultura catto-cristiana altro non è che una delle molte forme del patriarcato che sopravvive su questo pianeta fin da quando gli Ariani, quelli veri, non arrivarono al bacino mediterraneo** unendosi con le popolazioni locali. Forme matriarcali sopravvissero ancora per qualche tempo, ma alla fine sparirono celebrando il potere del maschio e del dominio. Chiaro ed evidente che il dominio per primo si declina sull'altro genere.

Attenzione ora a non cadere nella facile trappola. La femmina non cede perché debole. Questa non è che un altra forma di discriminazione. La femmina non cede perché se la cerca e quindi stupida. La femmina, la donna, subisce violenza perché inserita in un sistema patriarcale forte in cui è il suo ruolo quello di cedere alla violenza. Cresce e vive per questo, volendo esagerare.
Insomma, il problema è grosso, vecchio e ben radicato. Combatterlo è d'obbligo se si sceglie di operare per un cambiamento reale, anche se un manifesto non puo' cambiare migliaia di anni di storia. Ma ci prova, e se da fastidio a qualcuno allora che ben venga.

Perché sul crocefisso c'è ogni donna sul pianeta, vittime sacrificali innocenti sull'altare del patriarcato.

E l'unica chiesa che illumina è la chiesa che brucia.***

*Perché anche se non ne ho le prove, questo è cattolico prima che cristiano. Così, a naso.
**Prima di Assiri e Babilonesi, per intenderci. Si, tanto tanto tempo fa.
***Non che fosse necessario, ma quanto meno conclude lo sfogo anticlericale. Più o meno.

10 novembre 2008

Dubitando del buon senso e anche di quello comune

Lo si sosteneva da tempo, come una bufala odiosa e insensata, supportata da molte evidenze e dalla storia. Ora questa storia è documentata anche in Italia: non esiste un solo caso di rapimento di bambini da parte dei Rom, dal 1986.


[...]

(AGO PRESS) “La Zingara rapitrice” è il tema di una conferenza stampa che si terrà lunedì 10 ottobre a Roma presso la sala Marconi della Radio Vaticana. Promossa dalla Fondazione Migrantes, sarà l’occasione per presentare una ricerca commissionata al Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale dell’Università degli Studi di Verona sui presunti tentati rapimenti, addebitati ai rom nell’arco di tempo che va dal 1986 al 2007 in Italia.

Io lo trovo ancora incredibile, perché chiedete a chi volete, per chiunque è un dato di fatto. Eppure è falso, non è vero, e ancora la percezione si rivela fallace. Che wsia percezione di sicurezza, o altro, poco importa e poco mi importa.
I rom, non importa di che nazionalità, non importa di che città, sono le vittime preferenziali di questo sistema sociale, e di quelli passati, da un'infinità di anni.

E' ora di rendersene conto quanto meno, la soluzione verrà di conseguenza.

Fonte ultima: Accattone per forza

12 ottobre 2008

Il miracolo ed un mondo migliore

Kelebek* pubblica un appello lanciato da alcuni (autorevoli) blogger riguardo l'attuale crisi.
Questo, leggetelo pure.

Suona gran bene, e risveglia il mio animo rivoluzionario-progressista. Che bello, davvero, evviva evviva.
Poi rileggo il punto uno, e rido:

1) Dichiarare temporaneamente sospeso il pagamento di tutti i mutui bancari, inclusivi degli interessi maturati, stipulati entro gli ultimi cinque anni, per l’ acquisizione della prima casa.
Ecco, perché la rivoluzione non puo' che partire dal sangue di chi non annullerà i debiti. Dovrebbe qui seguire una riflessione sul come e sul perché una rivoluzione violenta non potrebbe funzionare, o comunque durare. Ve la risparmio, sarei inutile e prolisso.

Chiudo citando a spropostio De André, così faccio anche la figura di quello acculturato

Questo nostro mondo è diviso in vincitori e vinti, dove i primi sono tre e i secondi tre miliardi. Come si può essere ottimisti?


*sì, inj questo periodo ho voglia di postare ma poche idee, ecco perché questo blog diventa la mia fonte preferita

11 ottobre 2008

La leggenda continua

Accusata d'aver tentato di rapire un bambino ha fatto 4 mesi di carcere
Questa la notizia:

Una zingara, con l'aiuto di un altro romeno, ha cercato di portar via la piccola mentre era su un carrello della spesa all'interno del supermercato. Tempestivo l'intervento della mamma, moglie di un ispettore di polizia

Catania, 20 mag. - (Adnkronos) - A Catania la polizia ha arrestato due Rom che avevano tentato di rapire una bambina di tre anni nel centro commerciale Auchan nel rione di S. Giuseppe La Rena. La mamma della piccola è stata avvicinata da una zingara che chiedeva l'elemosina. La signora ha risposto garbatamente di non avere spiccioli ma pochi istanti dopo, mentre la signora stava caricando la spesa in auto, la zingara ha tentato di sollevare la bimba dal carrello della spesa con l'aiuto di un uomo, anche lui romeno.

La scena, a quanto si è appreso, è avvenuta tra l'indifferenza della gente e la donna, che è moglie di un ispettore di polizia, ha avvertito il marito che a sua volta ha fatto intervenire una volante del vicino Commissariato di S. Cristoforo. I due romeni sono accusati di violenza privata, tentato sequestro di persona e sottrazione di minore. Il fatto è avvenuto giovedì scorso ma la Questura del capoluogo etneo ha fino ad oggi mantenuto il massimo riserbo


Naturalmente la "zingara", che fu aiutata da "un altro rumeno" (ah, l'ignoranza!), dopo 4 mesi di carcere è stata assolta

Sempre grazie a Kelebek, che poi a sua volta si ispira ad altri, come è giusto che sia.
Sarebbe una catena di Sant'Antonio interessante, per una volta.

03 ottobre 2008

Una soluzione

In questi momenti di crisi economica, recessione, esplosioni e svisceramenti finanziari io non ne parlo.
E non ne parlerò, meglio far sentire per il mondo la voce di chi sa, chi è capace, chi ne capisce.

Signori e signore dello stizzablog, a voi il (terribile e americanissimo) discorso (o almeno una parte significativa) del signor Ennio Doris, ol padrù de Mediolanum. Sì, quello della poltrona e del bastone.

Danke Kelebek

25 settembre 2008

Bill Dan



Essenzialmente una delle cose che vorrei fare nella vita.

Grazie a Accattone per forza per avermelo fatto scoprire

16 settembre 2008

Mi sa che no

Alla fine no, non ce l'ho fatta. E la cosa peggiore è che lo sapevo gia' in partenza.

Comunque sia con questa si torna a scrivere, da queste parti, o almeno così sembra. E' una buona notizia in fondo.
No?

10 luglio 2008

Ce la faro'?

30 giugno 2008

Il Libro Nero - 3

Tornano le parole del (mio) libro nero. Ultimamente non ho neanche scritto molto, ma questa mi piace.
Scritta sul pullman, dopo una giornata di pseudo-studio, non ha, o quanto meno aveva, uno schema o comunque una struttura preordinata. Sono andato avanti a ruota libera e per libera associazione.
A me sembra carina. nulla di piu' ma neanche nulla di meno.

Per chi si fosse perso queste perle il primo e il secondo estratto sono qui.

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Lascia che corra tra le pietre che cadono libere dal cielo nel giorno del silenzio. I fiumi i mari si ritirano, indietro, prima dell'origine dove tutto non era.
Poi basta una parola, un suono significativo e lento che li risveglia.
L'occhio si apre ma non si vede. Solo, piangee riempie le valli, le onde trasformano il deserto in argilla che il vento plasma a sua immagine e somiglianza.
L'Uomo è acqua e aria, se costretto dala costa sa anche darsi un nomee puo' credersi differente a sbaglia.
E' nella pioggia la sua essenza, prima di essere imprigionato e vincolato dala pietra, mentre ama il vento cadendo. Il fuoco lo libera, lo restituisci al suo elemento. Libero, immenso, invisibile.
Perché la libertà non puoi vederla ne toccarla, non puoi darle un nome o costringerla in un tribunale.
La libertà è come l'uomo, è l'essere umano stesso.
Bisogna essere fluidi, sempre diversi da se stessisenza pretesa di coerenza.
Rinunciare ad ogni coerenza, ogni rigidità.
Abbracciare il fuoco.

19 giugno 2008

A questo punto. Morto.

Seduto, con una gamba piegata sotto l'altra, aspettando la scomparsa di ogni sensibilità, vorrei dire qualcosa, probabilmente a te.

Il mondo fuori sembra nero, nero mischiato a rumori confusi, come aerei lontani. Non mi sento solo, ne tanto meno triste o malinconico.
Sto stranamente bene.

Eppure qualcosa mi rode, dentro.

Inizio a credere seriamente che sia il mio problema, quel piccolo roditore che vive dietro allo sterno. Dovrò scegliergli un nome adatto. Sta di fatto che lì è da sempre, anche se è solo in tempi recenti che me ne sono accorto.

Non so come sia fatto.
C'è chi sostiene che sia un Alien, chi un qualche altro mostro. Io non ne ho idea.

Ed è questo il punto, tutto qui. Io non so.

Fine della storia, inutile sperare. Io non so e sto bene, tranquillo e beato mentre il mondo intorno muore.

Ok, avevo voglia di scrivere e l'ho fatto, semplicemente. Ho scelto di farlo, anche senza aver nulla da dire.

In fondo quello che mi piace davero è il rumore della tastiera. Quando sapro' fare musica sarà sempre troppo tardi.

18 giugno 2008

L'auto che vorrei...


... non esiste. Da ffffound

17 giugno 2008

Nostalgia



Basta poco, checcevò?

07 giugno 2008

Pubblicità Progresso

06 giugno 2008

Clandestini: Giudice, no aggravante

Milano, non applicata perche' manifestamente irragionevole

(ANSA) - MILANO, 6 GIU - Un giudice di Milano ha definito 'manifestamente irragionevole' l'aggravante di clandestinita' prevista dal Pacchetto Sicurezza. Nel processo a un giovane cileno, accusato di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, il giudice ha fatto rilevare che il reato di cui era accusato era gia' 'aggravato'. Nulla quindi rilevava la nuova aggravante della clandestinita'.Il processo si e' concluso con il patteggiamento a sei mesi e la scarcerazione.

Da qui

05 giugno 2008

Quello che io comprerò e quello che voi dovreste conoscere

Lost Girls - Ragazze perdute
Alan Moore/Melinda Gebbie

Il folle pazzo è tornato, e con uno dei piu' curiosi lavori degli ultimi anni. Dopo i supereroi, i supereroi decostruiti, i mostri della palude, eroi anarchici, eroi classici ed esoterismo il folle pazzo si da all'erotismo.
Ne parla in un'intervista fattagli da Campbell pubblicata su Serpenti e Scale. Vi riassumo la storia.
Tre case editrici falliscono, quindi il progetto rimane incompiuto per tredici anni. Bloccato alla dogana* per un altro tot di tempo perché considerato materiale pornografico. E in effetti è questo che é.
L'obiettivo di Moore è proprio quello di creare un fumetto che sia in tutto e per tutto pornografico, ma che abbia anche "tutte quelle qualità che ci si aspetta di trovare in un'opera letteraria".
Se il sesso è una cosa considerata come tra le piu' belle della vita e la guerra tra le piu' brutte, perché l'arte che rappresenta la seconda categoria è sempre migliore di quella che investe la prima?
Se lo scrittore barbuto è riuscito nell'intento ve lo faro' sapere appena non avro' i 45€ necessari per comprare i tre volumi.

http://www.magicpress.it/php/mostra-980.html

*ok, questo non so se è vero, ma fa parte della leggenda, quindi va bene.

29 maggio 2008

Franti - Il battito del Sangue



Profonda / nella profondità dell'angoscia /
E' dove la ricerca deve tuffarsi / ardere /
Giù / dove il suono è l'eco del ventre della terra /
Giù profondamente / dove la collera cresce /
Violentemente /
La voce dev'essere ardente / come il lampo /
Illuminando il cielo come la luna /
Scorrendo negli angoli scuri /
Mostrando il nemico e le sue mosse volgari /
Forte / come il tuono / calda /
Il cammino non può essere che di sangue /
La canzone / del fango rappreso nel sangue /
Morente /
S'aggrappa alla vita /
Pur morendo / vivendo il dolore /
La fine non può essere che dolce /
Definitiva /

25 maggio 2008

Esiste una sconfitta pari al venire corroso

L'accusa di "buonismo" è una delle peggiori torsioni semantiche degli ultimi anni.
Oggi la passione dominante è la crudeltà, di conseguenza il suo contrario, la bontà, è espulsa dal canone dei valori. Poiché tuttavia la pruderie, l'ipocrisia e il persistere di un sedimento calcificato di cattolicesimo impediscono per il momento di chiamare le cose con il loro vero (vecchio) nome, resta un tabù ammettere esplicitamente il capovolgimento semantico con cui, nel sentire comune, la bontà è diventata un disvalore e la spietatezza, viceversa, un valore.
Da qua riportato qua

[...]
Ne consegue che le riflessioni degli anticomunisti restano a un livello elementare: l'anticomunismo porta con sé il segno della stupidità; è ripetitivo, ossessivo, privo di ogni spessore. Alla mancanza di profondità, rimedia in estensione - per questo la caratteristica di tutti i sistemi "anti" è la generazione di elenchi di nemici. Contro ogni singolo nemico si trova una frase incriminante da citare fuori contesto, una parentela sospetta, qualunque cosa.

Non vuol dire che chi è anticomunista sia necessariamente stupido (né tantomeno che chi è comunista è automaticamente intelligente). Vuol dire solo che partecipa a un modo di fare che richiede pochissimo uso del cervello.
[...]
Da qua

Hassan Nejl è morto in una camerata da sei posti, appena dipinta di giallo, con due bagni e una doccia. Vicino a lui, fino all'ultimo, è rimasto Mohammed Alhuiri, 25 anni, iracheno: "Per tutta la giornata di venerdì stava malissimo. Si lamentava. Non si reggeva in piedi. Aveva la febbre alta, mi ha persino chiesto di toccargli la fronte perché sentissi anch'io". Alle 3 è stato visitato dal medico di guardia, nell'infermeria della Croce Rossa. "Ma forse pensavano fosse una cosa leggera o non gli hanno creduto - racconta Alhuiri - perché gli hanno dato una medicina, se ho capito bene un antibiotico, senza nemmeno verificare se potesse essere allergico. Hassan era tossicodipendente, prendeva il metadone, aveva problemi, stava ancora male. Eppure non hanno voluto più saperne di lui. L'hanno lasciato solo. L'hanno trattato come un animale".
Da qua


E il nesso? Il segno dei tempi, le nuove forme di vita forse.

18 maggio 2008

L'eterno ritorno della Storia

Viviamo in un periodo di incertezze e paure. Sentiamo che la nostra stessa sopravvivenza è messa in pericolo, mentre il prezzo del petrolio sale trascinandosi dietro qualsiasi altro prezzo.
Le strade si riempiono di necessari manganelli, incrociati faranno da scudo contro i piu' grandi pericoli che ci minacciano, incombendo su tutti noi italiani.
Gli zingari ci minacciano, minacciano noi tutti che ci nascondiamo avvolti nel tricolore. La nostra paura è mal bilanciata dalle loro baracche, i loro anelli d'oro, le loro auto e le loro parabole. La loro ricchezza, senz'altro frutto della loro devianza, èmal nascosta, è evidente sotto il naso di tutti.
Sono diversi, sono pericolosi, devono tornare a casa loro. Via dall'Italia, via per sempre.
Non sono italiani, non sono dei notri, sono pericolosi e vanno annientati.
Come gli ebrei in Germania. Come i negri in America. Come gli italiani in America, Francia e Germania.

Lo spunto e qualche dato interessante (il concetto è, per i lettori piu' pigri, che ci sono 70.000 zingari, o rom, come li volete chiamare con il passaporto italiano)

08 maggio 2008

mh.

02 maggio 2008

Capita che

A volte, un uomo, si senta solo, circondato da un mondo pieno di pericoli. A volte sembra che qualsiasi comunicazione sia impossibile, forse anche per colpa degli altri ma soprattutto perché noi siamo incapaci di formulare qualsiasi cosa.

La ricerca di soluzioni occupa tutto il nostro tempo, ma per quanto mi riguarda c'è solo un modo per uscirne. Sara' banale, ma funziona gran bene. Anche troppo.

Godetene con me

28 aprile 2008

Ma che diavolo...


Ora, ok che questo blo non lo tango tanto da conto, ed è vero anche che non ce ne sono altri tenuti meglio, ma credo proprio sia chiaro il mio orientamento politico, no?

Il cinema che tutto il mondo ci invidia

19 aprile 2008

Buon Appetito

How many cannibals could your body feed?
Created by OnePlusYou

Per la serie le cose utili del sabato mattina.

18 aprile 2008

Non ho niente da dire

Pero' sul buon vecchio fffound ho trovato questo, e mi esalta non poco.

Ole ole. Che tra l'altro è una bella canzone dei Figli di madre ignota.

Ah, e nel fratempo Wago ha fatto questo. Giudicate mentre mi sento i Franti (e intanto scopro che che il triplo album-raccolta "Non Classificato" è stato pubblicato dalla rivista anarchica A, la stessa che ha pubblicato l'ottimo "ed avevamo gli occhi troppo belli" di De Andre', e che lo stesso, pare, leggesse, e che ogni tanto spulcio anche io)

Ecco. Cosa non si fa per non studiare...
E noto anche che da questo post potete capire esattamente cosa ho fatto tutto oggi pomeriggio.

'Ppalle

14 aprile 2008

Diritti e doveri

Ho votato, e quindi ho il diritto di lamentarmi per i prossimi tot anni. Non iniziero' stasera preferendo un piu' introspettivo malessere, del genere intestinale.

Chemmerda.

L'Italia è morta, lunga vita all'Italia!

10 aprile 2008

Altro test

09 aprile 2008

Io non so chi sono

Seduto in camera, al sicuro dietro le tapparelle, aspetto mio fratello. Lui è in bagno, ho appena sentito lo sciacquone e questo significa che ben presto spegnero' il computer.
Clock-click e poi tutto giu', nel buoi della fogna.

Chi lo sa dire cosa c'è sotto? Scarafaggi probabilmente.

Eisner (per chi non lo sapesse un genio) uso', quando ancora era vivo e ancora scriveva e ancora disegnava, gli scarafaggi come metro di giudizio per comprendere e valutare la razza umana. Una gran bella storia, di quelle che in camera mia, dove aspetto mio fratello, non stanno mai troppo a prendere polvere. Prima o poi mi ricapita tra le mani, e leggo per il solo piacere di farlo.

Un'altra lettura ciclica è Novecento. L'ultima volta ieri sera. Il fatto è che oramai lo so a memoria, ma ogni volt che lo leggo c'è qualcosa che mi sfugge, qualcosa di infinito ma semplice.
Qualcosa che si nasconde, implicito, tra le parole. ne sento l'odore, mi sfugge l'ombra e non ho ancora parole per catturarlo.
Qualcosa che mi spaventa.

Non so cosa sia, ma è il motivo per cui il libro mi piace molto. Così, semplice, senza fronzoli.

Quasi da elementari.
E mi piacerebbe dire che quelli erano bei tempi, tempi migliori e quant'altro. Ma sarebbe falso.
Non ricordo con esattezza cosa o quando, per essere sinceri sono diverse immagini che si sovrappongono sommando le proprie lacune.
Un falo' di ricordi offerto alle sfere.

la porta del bagno che si apre e io che vi saluto.

Adieu

28 marzo 2008

Campagna elettorale, ovvero sondaggi


Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

18 marzo 2008

Les Anarchistes - Fuochi di Parole

Sulle pire accese bruciano le streghe
I loro corpi d'estasi ribelli a ogni potere

Bruciano i matti Bruciano i profeti
Barbari inquisiti da giudici e da preti

Bruciano gli eretici Brucia fra' Dolcino
Che sui monti prese le armi su consiglio divino
E poi bruciano i libri che sono armi puntate
Da chi si riprende le parole contro chi se l'era rubate

A parole fuochi di parole
A parole oltre le parole
A parole dentro le parole
A parole armati di parole

Si fondono nel fuoco in quel santo campo
Le parole nere e il loro fondo bianco

E si fanno cenere di cui cospargersi il capo
Per poi chinarlo muto ai piedi di chi ha giudicato

Che non siano cenere ma polvere da sparo
Quando il capo è tagliato tutto è molto più chiaro

E che ogni lettera si faccia capitale
Centro infinito finito e decentrato di un ordine innaturale!


Canzone di Marco Rovelli, che ci tiene

13 marzo 2008

Campagna Elettorale, ovvero Carcarlo

04 marzo 2008

Astensionismo Parte Seconda

Ci sono un paio di essendo che da infilare.
Essendo che TheBug ha fatto un commento intelligente all'ultimo post, essendo che, benché oramai convinto che il mio voto da qualche parte lo mando, l'astensionismo considerato come strumento attivo mi piace e non poco, essendo che sono in vena di postare, riporto dal succitato blog* un paio di buoni consigli per fare in modo che la scheda bianca o nulla non vada poi ripescata a favore dei partiti piu' grossi. Perché è questo che succede, di solito.

Pasto. (lascio i colori, i grassetti e i maiuscoli così come li ho trovati, ma non vuol dire che li condivida)

*che poi in realtà la cosa ha altre origini (per scoprire quali guardatevi il blog) ma mi sembra giusto premiare chi commenta il mio povero blog *sorriso*

Per tutti coloro che non vogliono andare a votare o che annulleranno la scheda...

E' importante sapere che se votate scheda bianca o nulla perchè non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realtà, favorirete il partito con più voti.
Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti.
ESISTE UN’ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E ANTIDEMOCRATICA!
Di seguito i riferimenti legali. Tutto si basa su un uso “puntiglioso” della legge:

Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 5 5) Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o
di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a
tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
Illustro nei dettagli il sistema da usare:

1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA),
dicendo: “Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato
3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE
GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio “Nessuno dei politici inseriti nelle
liste mi rappresenta”)
COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU’ VOTI.

Astensionismo

E' idea di questi giorni che l'astensionismo possa essere un'ottima soluzione.
I motivi che stanno portando molte persone verso queste scelte, non sempre accompagnate da una reale consapevolezza dell'estremismo del gesto, sono i piu' svariati.
Esiste un approccio che, a favore dell'attualità, chiamerei Grillismo. Per i Grilli il non votare avrebbe una forte componente comunicativa, in questo caso una sorta di monito verso la classe dirigente che dovrebe portare la stessa a rigenerarsi e reinventarsi per riappropiarsi di chi è rimasto deluso.
Esiste un approccio anarcoide, questo in particolare difficilmente consapevole. L'anarcoide generico non riconosce piu' l'autorità dello stato, o quanto meno non la riconosce piu' in toto, e quindi rinuncia al diritto di votare mentre rifiuta l'obbligo di farlo. Soprattutto questo genere di astensionista spesso non vota alle politiche, mentre richiamato dalla radicalità del locale risponde prontamente alle amministrative. naturalmente io, facendo riferimento a pensiero anarcoide, do un certo significato al possibile astensionismo, ma puo' ance succedere che una persona si astenga in modo molto simile ma seguendo motvazioni meno filosofiche.
L'astensionista qualunquista. Non gli interessa della politica se non per lamentarsene, non la conosce e non vuole conoscerla. La rifiuta ma non ne vuole essere infastidito. Non presenta un radicale rifiuto delle istituzoni, anzi. Solo non vota alle politiche e io non capisco fino in fondo perché lo faccia. Lo chiamo qualunquismo perché non lo capisco, ne piu' ne meno.
Poi c'è un astensionismo strutturato, e faccio riferimento all'appello pubblicato qui (ma sono sicuro che in questi giorni stiano fiorendo petizioni e iniziative simili).
fareste bene a leggerlo per intero, anche se non d'accordo, comunque in particolare mi interessa questo passaggio:

Ma il rifiuto, cioè l'astensione, non è fuga. Al contrario, esso vuol essere la premessa di una lotta più ampia che potrà svilupparsi solo a condizione di una rottura totale con l'indecente casta che chiederà il voto il 13 aprile. A volte il voto più forte è quello non dato. A noi sembra che questa volta sia proprio così.
Eccolo qui. Si fa rifermento all'oligarchia che necessariamente ogni forma di istituzionalizzazione comporta (che la si chiami casta o meno è indifferente) ma soprattutto da per scontato, ancora una volta, il valore comunicativo dell'astensionismo e le sue conseguenze.

Perché se inizierà a votare sempre meno gente, l'oligarchia istituzionalizzata non potrà fare altro che preservare se stessa, oltre qualsiasi coscienza umana, abassando quorum e meccanismi simili.
L'astenione sara' di volta in volta interpretata in modo diverso fino a quando non sarà un unico, grande movimento granitico e riconosciuto come tale.

Ma adesso non è così. non votare, per come la vedo io, significa solo permettere che si continui e consolidi il processo di americanizzazione della politica americana. E se si vuole evitare questo l'unica via è dare il proprio voto ai partiti minori ed evitare il complesso PD-PDL.

Dare forza alla minoranza perché continui a svolgere il suo ruolo di minoranza senza sparire.
Perché in Italia esiste una tradizione, molte tradizioni politiche. Da destra a sinistra, le posizioni possibili sono così tante che anche solo pensare di riassumere il tutto in due soli partiti è pura follia.

Come puo' un ex militante del Movimento Sociale, poi di AN ora votare per Berlusconi, un neo-liberale. Concettualmene l'opposto di un fascista.
Come fa un ex-PCI essere a capo di una formazione come il PD?

Davanti a questo miasma d parole svuotate non c'è davvero da stupirsi che NON si voglia votare, perché non esiste piu' la possibilità, nel regime bipartitico, di riconoscersi. Ma bisogna opporsi per non essere colpevoli.

Non voglio stare a guardare.

Quando ho iniziato questo post non avevo ancora preso una decisione in merito, l'ho maturata scrivendo a ruota libera.

Se sei arrvato fino a qua mi scuso per come ho scritto, ma come dicevo mi serviva per decidere, non per intrattenere te.

22 febbraio 2008

Si parla di politica

La politica, questa cosa evanescente che si sta perdendo nei suoi stessi fondamenti.
Si parla in continuazione di partiti, alleanze, opposizioni, proiezioni di voti, statistica e nomi con le loro monosillabiche opinioni dei telegiornali.
E in mezzo a tutto questo non è tanto l'autocontradditorietà di certa gente* a infastidirmi realmente. E' che stiamo perdendo completamente di vista i valori che dovrebbero essere la base della politica di un paese. Il progressismo con le sue novità, il conservatore ad alta definizione, un mondo nuovo e inesistente da inseguire e sognare. Io voglio questo, un'utopia, un'idea, qualcosa da seguire e non importa quanto concreto. La concretezza segue in necessità.

E allora eccomi qui, alle nove e mezza di mattina, a passare in rassegna i partiti italiani e segnarmi quello che piu' si avvicina ad una definizione del loro essere in quanto enti astratti. Naturalmente non tutti i partiti italiani saranno presi in considerazione, ma solo quelli che arbitrariamente io scelgo. Mio il blog, mie le regole.
Da sinistra a destra.

La Sinistra Critica
L’associazione ha come valori costituenti l’anticapitalismo, l’antifascismo, il femminismo e l’ecologismo. Le persone che compongono la corrente politica provengono da diverse esperienze politiche e sociali, hanno svolto funzioni significative sia all’interno di Rifondazione Comunista che in molte organizzazioni di massa.
Essenzialmente qui confluisce gente che, dopo essersi arricchita con esperienze quali i Social Forum e il G8 di Genova, rifacendosi alla Quarta internazionale (Trockijsta), ha ancora quell'estetica che ci si aspetterebbe da un partitto che sta in fondo a sinistra.
“Incompatibili! con la guerra e il neoliberismo. Dai movimenti costruiamo l’opposizione sociale”.
In direzione ostinata e contraria mi verrebbe da dire, ma purtroppo questa vocazione all'opposizione sembra essere piu' la consapevolezza del proprio essere pesci piccoli.

La Sinistra Arcobaleno
Il processo di unificazione della sinistra prende formalmente il via il 31 maggio 2007, con una riunione tra i vertici dei quattro partiti interessati. A tale riunione fa seguito il 7 giugno 2007 a Roma, la prima assemblea pubblica dei parlamentari di PRC, PdCI, Verdi e SD. Quasi 150 parlamentari si riuniscono per delineare una posizione politica comune per avere più voce all'interno della coalizione.
Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Federazione dei Verdi e Sinistra Democratica. Tutti assieme appassionatamente.
Ecco, questo è esatamente quello che dicevo all'inizio: come è possibile che quattro diversi partiti riescano ad incarnare un unica visione del mondo, condivisa e strutturata? Un insieme di valori che a naso suonano bene.
La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo è del lavoro e dell’ambiente. La globalizzazione liberista si è retta su una doppia svalorizzazione: del lavoro umano e delle risorse naturali. La riduzione a merce provoca la doppia rottura degli equilibri sociali e degli equilibri ambientali. Intollerabile crescita delle diseguaglianze e insostenibili cambiamenti climatici hanno una comune origine e portano alla stessa risposta: un altro mondo è possibile.

Poi viene anche fatto un accenno alle discriminazioni. Insomma, definizione sommaria di vari presunti problemi esistenti. E non c'è traccia di soluzioni. Il mondo possibile e diverso è una chimera piu' che un'utopia.
Concludono dicendo che è aperto il dibattito per la definizione dei programmi e degli obiettivi. Peccato che non si capisca da quale base si parta.

Il Partito Democratico
Il PD di Veltroni, ha avuto così tanta visibilità che trovo quasi inutile parlarne. Rimane comunque il miglior esempio di impoverimento culturale della politica italiana (e non voglio chiedermi adesso di chi è la responsabilità).
All'interno del PD c'è spazio per SocialDemocratici, Riformisti, Democristiani, Liberali, Cristiani, Laici, Socialisti e non so cos'altro. Una macchinaa per avere una base elettorale decente con il minimo sforzo progettuale. E ci tengo a dirlo subito, chi pensa di essere di centro destra, chi si crede liberale, voti Veltroni. Non sbaglierebbe di tanto.
Con il Partito Democratico c'è L'Italia dei Valori di Di Pietro, l'uomo che ha detto che "starebbe nel centro destra se non fosse per qualcuno". Qualcuno che per quanto lo (e mi) riguarda dovrebbe farsi qualche anno di galera, così, per meriti acquisiti. Ma tant'è.
Insomma. Un gigante liberale, ecco cos'è il PD, o almeno cosa sembra, perché ancora mancano le basi concettuali. Sara' che discriminano troppo tra chi le condivide e chi no?

Unione Democratici per l'Europa (Udeur)
Il partito di Mastella, e qua gia' potrei fermarmi. Giusto per dire qualcosa pero' copincollo la cosa piu' esplicativa nel loro vuoto culturale.
Popolari UDEUR (dove UDEUR sta per Unione Democratici per l'Europa) è il nome di un partito politico italiano di centro che si ispira ai valori del cristianesimo democratico.
Che in realtà non è che voglia dire molto... ancora piu' vago e indefinito che dire "comunista".

Unione dei Democratici Cristiani (UDC)
Il partito di Mr Casini.
Ho una tale repulsione che stavolta copincollo senza commentare.
Nel 1994, la Democrazia Cristiana si trova in grave crisi, travolta dall'inchiesta di Mani Pulite e alle prese con un nuovo sistema elettorale che, favorendo le aggregazioni tra partiti, spinge alla nascita dei cosiddetti "poli". Quando la DC decide di trasformarsi in Partito Popolare Italiano e di compiere un'esperienza politica prettamente centrista alle elezioni politiche (nel Patto per l'Italia) preludendo ad un successivo accordo con le forze della sinistra, le forze più conservatrici, guidate da Pier Ferdinando Casini, si staccano e danno origine al Centro Cristiano Democratico (CCD) che preferisce allearsi con la destra e con le nuove forze neoliberiste guidate da Silvio Berlusconi.
Et voila'.

Il Popolo della libertà
E qua ci si diverte. Forza Italia, Alleanza Nazionale, Circoli delle libertà, del buon governo, de l'opinione**, DC per le Autonomie, Nuovo Partito Socialista Italiano, Popolari Italiani, Partito Pensionati, Azione Sociale, Liberal Democratici, Destra liberale Italiana. Al grido di "noi andiamo da soli!".
Nel discorso tenuto il 9 febbraio 2008 a Milano, Silvio Berlusconi afferma che Il Popolo della Libertà diventerà il partito unico del centro-destra e che i valori che muovono il "popolo" che sostiene il movimento, sono gli stessi che Berlusconi stesso delineava nel discorso della discesa in campo del 1994 e che non ha mai mancato di sottolineare nel corso della sua azione politica, tra i quali principio cardine è il mettere al centro il cittadino al cui servizio deve essere lo Stato e non viceversa.
Il passaggio da qua ai partiti derivati dal Movimento Sociale Italiano a me sfugge. Pero' dicono che lo slittameto destra non ci sia stato. A me sembra di si, e non so come si possa affermare il contrario.
[Tra l'altro linko qesta simpatica immagine da cui si nota come nel partito delle liberta' siano confluiti tutti i partiti politici che hanno fatto il male storico dell'italia: Craxi, Mussolini, DC]

La Destra
Già in polemica con i vertici di Alleanza Nazionale, il 16 novembre 2006 Francesco Storace è stato estromesso dalla Direzione nazionale del partito per esplicito volere del suo presidente, Gianfranco Fini[2]. Storace infatti pur continuando a condividere le tesi che hanno portato alla svolta di Fiuggi, di cui è stato uno degli artefici, ha rivestito negli ultimi anni all'interno di Alleanza Nazionale un ruolo piuttosto critico nei confronti della linea politica (a suo dire neo-centrista) portata avanti da Fini: netto per esempio il suo rifiuto all'entrata di Alleanza Nazionale nel Partito Popolare Europeo, o alla proposta di concedere il diritto di voto amministrativo anche agli immigrati regolari e all'insegnamento del Corano nelle scuole pubbliche.
Obiettivo del movimento è rappresentare i valori tradizionali della destra che, a detta del leader Storace, a seguito delle varie svolte moderate di questi ultimi anni, non sono più sufficientemente valorizzati in Alleanza Nazionale. L'ideologia de "La Destra" è pertanto basata sul conservatorismo nazionale. Inoltre la militanza rappresenta un punto chiave del programma ideologico e social-politico. I valori tradizionali della destra sono storicamente espressi nella quadrilogia politica "Destra: identitaria, sociale, popolare, nazionale".

Il movimento sociale fiamma tricolore non lo cito perché, per quanto mi riguarda, potrebe essere inquisita per rifondazione del partito fascista. Ed essere piu' fascisti di Storace è dura...

[I radicali-socialisti ex Rosa nel Pugno li considero nel Pd, che sembra proprio che daranno il loro pieno appoggio a Veltroni]

*cito Berlusconi a memoria. Prima "Le porte sono aperte all'Udc" ma l'udc risponde "No, non ci fonderemo", e quindi il colpo di enio del pelato "Abbiamo detto di no all'Udc". Che fastidio sentirsi presi per il culo.

*Non sapevo neanche esistessero tutti 'sti circoli -.-'
_Naturalmente il piu' è copincollato da wiki._

15 febbraio 2008

Delle incurabili malattie del mondo

Allora, iniziare con "allora" non mi piace ma da quallche parte bisogna pure iniziare.
Quindi cambio.
Quest'anno devo fare il tirocinio in psicologia, questo implica che io mi prenda un certo livello di sbatta a trovare un ente adeguato con psicologo disposto a seguirmi. Questi i fatti, non interessa altro, ma sta di fatto che nel mio "cercare" (visto l'impegno che ci sto mettendo le virgolette sono obbligatorie) sono incappato sul sito della Caritas di Seriate.
Tanti bei servizi, fanno oggettivamente cose utili. Ma a me piace leggere, e quello che trovi scritto a volte non è altrettanto bello.

Da questa pagina pieni di link si passa a quest'altra chiamata "malattie gravi". Nel caso di malattie particolarmente gravi "il cristiano è chiamato innanzi tutto a sostenere gli ammalati con la preghiera" ma poi se è prticolarmente preso bene puo' anche fare qualcosa di concreto.
insomma in questa bella pagina sulle "malattie gravi" non viene citata nessuna grave malattia. Tranne l'omosessualità:
Nel caso poi dell'omosessualità, nessuna discriminazione è accettabile, ma sia che si tratti di patologia che di devianza, la persona va sempre rispettata cercando di comprendere e condividere le sofferenze che in genere accompagnano queste persone sia che vivano la loro "diversità" nel nascondimento, sia che la vivano apparentemente spensieratamente se non addirittura con un falso orgoglio ed in questo caso dando grande scandalo specialmente ai bambini. Che il Signore abbia pietà di noi e di loro!
Penso si commenti da solo.
L'orgoglio di chi combatte per affermare il proprio diritto ad essere sarebbe falso. E poi la sottile demagogia di quei bambini a cui viene dato grande scandalo insegnandogli che vergognarsi di se stessi è sbagliato.

Questo sarebbe un ottimo esempio di intolleranza, ma non è finita.
C'è un'altra pagina. Forse anche migliore.
tre citazioni bibliche, dalla Genesi (che pero' non sembra avere grande rilevanza) e dal Levitico.
Il Levitico altro non è che un insieme disordinato di leggi e imposizioni, ma in fondo è giusto che una religione, dopo aver eletto questo libro a sua guida spirituale, ne segua i precetti.

Levitico 27, 14-15
Se qualcuno fa della propria casa una cosa santa, consacrandola al Signore, il sacerdote giudichi se vale molto o poco, e a seconda di quanto il sacerdote l'avrà stimata, tale sia il suo valore. Se poi colui che avrà consacrato la casa, la volesse riscattare, aggiunga un quinto in più del suo valore, e la casa sia di nuovo sua.

Ma, naturalmente ce n'è ancora.
Viene scomodata la famosa "legge naturale", e non ho la voglia di far notare come non abbia molto senso in sé, viene detto come "La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile", facendo riferimento a qualcosa di vagamente scientifico. Ma soprattutto facndo riferimento ad un'omofobia trasversale al pensiero occidentale dell'ultimo secolo, particolarmente evidente in certi momenti del pensiero psicologico che pero', ma pensa un po', non ha portato mai a nulla. Anche se ci hanno provato in molti.

E poi la presa per il culo finale. Gli omosessuali sono chiamati alla piu' completa castità.
non vuoi sbatterti una strafiga? E allora rasponi a vita. O neanche loro?

Insomma, quello a cui voglio arrivare bene o male l'ho già detto.
Solo basta, non se ne puo' piu', l'omosessualità è solo una parte della cosiddetta normalità. Citare la cultura greca o romana a tal proposito sarebbe superfluo.
Forse è tempo di smettere anche di indignarsi, bisognerebe iniziare a ridere di certi pregiudizi, non ignorarli a considerarli per quello che sono, barzellette.
Si sa mai che possa funzionare.

11 febbraio 2008

Elezioni 2008

Il vento nero

Dopo i numeri l'annuncio del piano "Rialzati Italia": tra i primi punti in agenda punti quello che il Cavaliere sa che avrà più presa sulla pancia degli italiani: "Tolleranza zero contro rom e immigrati".

Questo a casa mia si chiama razzismo, e non vedo come possa andare a braccetto con le piu' moderate posizioni del liberale centro destra.
Che non sia liberale? Che non sia centro?

Da qui

08 febbraio 2008

Tigre

"E' bella perché funky"
[J. Iebba]


Tipo che è tardi

Vorrei, vorrei davvero scrivere di cose e riflessioni, pensieri e parole e quant'altro.
Ma è davvero tardi, anche se non devo fare nulla domani. Tardi.

E allora che siano frasi sconnesse piene di senso solo per me, suoni impressi nella memoria di un computer, peggio della carta, piu' squallido di altro che non ha nome.

Un'amica ritrovata, ma mica tanto. la ruota del tempo che gira e ti porta sempre negli stessi posti, nelle stesse situazioni, davanti la stessa gente.
E crescere è impossibile, maturare, marcire e cadere sembra l'unica alternativa per scappare dalla ruota. Cresciere e diventare abbastanza forti per fermarla è sempre piu' una chimera, un sogno irreallizzato mentre, marcio, cadi verso terra.
Mentre qualcuno prende il tuo posto.

E' ora di dormire, ultima attività realmente autentica che mi rimane.

03 febbraio 2008

C'è anche bianco

31 gennaio 2008

Concentramento

Innanzitutto vi saluto e vi auguro un buon lavoro.

Voglio informarvi che sono stato trasferito al carcere di Benevento il primo gennaio del 2008, un carcere che sta radunando tutti gli arabi che hanno una causa di terrorismo.

Un carcere che ha un regime di detenzione di 41 bis un carcere tutto chiuso le finestre chiuse con piastre che impediscono d'entrare l'aria e la luce del Sole.

Non parliamo della vigilanza e la perquisizione.

L'unica cosa che facciamo senza permesso e vigilanza e perquisizione è respirare.

Credo che i detenuti che sono nel 41 bis sono meglio di noi, ora siamo trattate come persone pericolose e il Ministro che ha fatto questo disumano regime per noi.

Noi siamo tutti [e qui non riesco a leggere] a questo carcere, e stiamo organizzando una protesta contro questo provvedimento del Ministero

Da qui: http://kelebek.splinder.com/

24 gennaio 2008

V-day

Quello vero è oggi, e spero che gli fischino le orecchie quel tanto che basta da togliergli il sonno

19 gennaio 2008

Sappiamo già tutto

Sandman, volume 7, capitolo 8.
Sogno e Delirio parlano con Distruzione, e lui a sua volta gli racconta, ad un certo punto, di un altra discussione avuta con Death.

Distruzione: [...]"poi mi disse che tutti potevano conoscere quello che destino sapeva. Ed altro ancora. Non solo potevamo, ma lo conoscevamo. Tutto. lo negavamo solo a noi stessi per renderlo sopportabile."

Sogno: "Sembra improbabile"

Distruzione: "E' quello che le dissi. Se tutti sanno, perché continuano a cadere nelle buche e a scivolare sulle bucce di banana? Perché sembra che nessuno di noi, eterno o immortale, sappia cosa stiamo facendo?"
E questa è la mia citazione. Mi ha sempre colpito questa parte, complici anche l'ottima costruzione della storia e dei personaggi, prima su tutti Morte, Death, la secondogenita della famiglia degli eterni.
Insomma, mi ha colpito come idea in se stessa, pensare che ogni singola persona possa avere in se tutta la sua storia e poterla conoscere semplicemente volendolo. Bello, non tanto per quello che potrei conoscere, ma per l'enorme potenzialità che posso sentire in me. Ti fa sentire bene, pieno di qualcosa difficile da definire.

passato il tempo, ho riletto piu' volte quel volume al pari dell'intera serie (che ancora consiglio a chiunque) e ogni volta ho potuto intravedere molte interpetazioni a tutti i passaggi simili a quello qui riportato. Frasi emblematiche e veloci riflessioni che ti chiamano in prima linea per poi buttarti nella mischia da solo con la paura di perderti.

Questo passaggio m'è venuto in mente ieri sera, parlando con un amico.

Noi sappiamo tutto, ed è vero. Forse non conosciamo cio' che conosce Destino, sembra improbabile, ma conosciamo perfettamente le reazioni degli altri al nostro essere diversi ogni volta in ogni diversa situazione. Lo conosciamo perfettamente* eppure quando qualcosa non va come ce l'aspettiamo difficilmente sarà un evento totalmente sconosciuto. Un senso di deja-vu veloce anticipa la frustrazione e la rabbia, siamo noi a determinarle e a evocarle in noi.
Reiterando continuamente gli stessi atteggiamenti sappiamo perfettamente quali saranno le conseguenze, e non ci piacciono, ci fanno paura ma pur di non cambiare noi stessi facciamo finta di niente e poi ci arrabbiamo.

Il discorso sarebbe naturalmente molo piu' lungo e complesso, ma credo di aver scritto quanto basta per vincolare le vostre riflessioni a tal proposito. So quello a cui potete arrivare partendo da queste parole, e lo sapete anche voi.

*Kelly indentificava la motivazione fondamentale dell'organizzazione interna umana nell'anticipare gli eventi. Dovro' parlare anche di questo prima o poi...
BW FixSim_112007