30 giugno 2008

Il Libro Nero - 3

Tornano le parole del (mio) libro nero. Ultimamente non ho neanche scritto molto, ma questa mi piace.
Scritta sul pullman, dopo una giornata di pseudo-studio, non ha, o quanto meno aveva, uno schema o comunque una struttura preordinata. Sono andato avanti a ruota libera e per libera associazione.
A me sembra carina. nulla di piu' ma neanche nulla di meno.

Per chi si fosse perso queste perle il primo e il secondo estratto sono qui.

=============================

Lascia che corra tra le pietre che cadono libere dal cielo nel giorno del silenzio. I fiumi i mari si ritirano, indietro, prima dell'origine dove tutto non era.
Poi basta una parola, un suono significativo e lento che li risveglia.
L'occhio si apre ma non si vede. Solo, piangee riempie le valli, le onde trasformano il deserto in argilla che il vento plasma a sua immagine e somiglianza.
L'Uomo è acqua e aria, se costretto dala costa sa anche darsi un nomee puo' credersi differente a sbaglia.
E' nella pioggia la sua essenza, prima di essere imprigionato e vincolato dala pietra, mentre ama il vento cadendo. Il fuoco lo libera, lo restituisci al suo elemento. Libero, immenso, invisibile.
Perché la libertà non puoi vederla ne toccarla, non puoi darle un nome o costringerla in un tribunale.
La libertà è come l'uomo, è l'essere umano stesso.
Bisogna essere fluidi, sempre diversi da se stessisenza pretesa di coerenza.
Rinunciare ad ogni coerenza, ogni rigidità.
Abbracciare il fuoco.

0 commenti:

BW FixSim_112007