29 maggio 2008

Franti - Il battito del Sangue



Profonda / nella profondità dell'angoscia /
E' dove la ricerca deve tuffarsi / ardere /
Giù / dove il suono è l'eco del ventre della terra /
Giù profondamente / dove la collera cresce /
Violentemente /
La voce dev'essere ardente / come il lampo /
Illuminando il cielo come la luna /
Scorrendo negli angoli scuri /
Mostrando il nemico e le sue mosse volgari /
Forte / come il tuono / calda /
Il cammino non può essere che di sangue /
La canzone / del fango rappreso nel sangue /
Morente /
S'aggrappa alla vita /
Pur morendo / vivendo il dolore /
La fine non può essere che dolce /
Definitiva /

25 maggio 2008

Esiste una sconfitta pari al venire corroso

L'accusa di "buonismo" è una delle peggiori torsioni semantiche degli ultimi anni.
Oggi la passione dominante è la crudeltà, di conseguenza il suo contrario, la bontà, è espulsa dal canone dei valori. Poiché tuttavia la pruderie, l'ipocrisia e il persistere di un sedimento calcificato di cattolicesimo impediscono per il momento di chiamare le cose con il loro vero (vecchio) nome, resta un tabù ammettere esplicitamente il capovolgimento semantico con cui, nel sentire comune, la bontà è diventata un disvalore e la spietatezza, viceversa, un valore.
Da qua riportato qua

[...]
Ne consegue che le riflessioni degli anticomunisti restano a un livello elementare: l'anticomunismo porta con sé il segno della stupidità; è ripetitivo, ossessivo, privo di ogni spessore. Alla mancanza di profondità, rimedia in estensione - per questo la caratteristica di tutti i sistemi "anti" è la generazione di elenchi di nemici. Contro ogni singolo nemico si trova una frase incriminante da citare fuori contesto, una parentela sospetta, qualunque cosa.

Non vuol dire che chi è anticomunista sia necessariamente stupido (né tantomeno che chi è comunista è automaticamente intelligente). Vuol dire solo che partecipa a un modo di fare che richiede pochissimo uso del cervello.
[...]
Da qua

Hassan Nejl è morto in una camerata da sei posti, appena dipinta di giallo, con due bagni e una doccia. Vicino a lui, fino all'ultimo, è rimasto Mohammed Alhuiri, 25 anni, iracheno: "Per tutta la giornata di venerdì stava malissimo. Si lamentava. Non si reggeva in piedi. Aveva la febbre alta, mi ha persino chiesto di toccargli la fronte perché sentissi anch'io". Alle 3 è stato visitato dal medico di guardia, nell'infermeria della Croce Rossa. "Ma forse pensavano fosse una cosa leggera o non gli hanno creduto - racconta Alhuiri - perché gli hanno dato una medicina, se ho capito bene un antibiotico, senza nemmeno verificare se potesse essere allergico. Hassan era tossicodipendente, prendeva il metadone, aveva problemi, stava ancora male. Eppure non hanno voluto più saperne di lui. L'hanno lasciato solo. L'hanno trattato come un animale".
Da qua


E il nesso? Il segno dei tempi, le nuove forme di vita forse.

18 maggio 2008

L'eterno ritorno della Storia

Viviamo in un periodo di incertezze e paure. Sentiamo che la nostra stessa sopravvivenza è messa in pericolo, mentre il prezzo del petrolio sale trascinandosi dietro qualsiasi altro prezzo.
Le strade si riempiono di necessari manganelli, incrociati faranno da scudo contro i piu' grandi pericoli che ci minacciano, incombendo su tutti noi italiani.
Gli zingari ci minacciano, minacciano noi tutti che ci nascondiamo avvolti nel tricolore. La nostra paura è mal bilanciata dalle loro baracche, i loro anelli d'oro, le loro auto e le loro parabole. La loro ricchezza, senz'altro frutto della loro devianza, èmal nascosta, è evidente sotto il naso di tutti.
Sono diversi, sono pericolosi, devono tornare a casa loro. Via dall'Italia, via per sempre.
Non sono italiani, non sono dei notri, sono pericolosi e vanno annientati.
Come gli ebrei in Germania. Come i negri in America. Come gli italiani in America, Francia e Germania.

Lo spunto e qualche dato interessante (il concetto è, per i lettori piu' pigri, che ci sono 70.000 zingari, o rom, come li volete chiamare con il passaporto italiano)

08 maggio 2008

mh.

02 maggio 2008

Capita che

A volte, un uomo, si senta solo, circondato da un mondo pieno di pericoli. A volte sembra che qualsiasi comunicazione sia impossibile, forse anche per colpa degli altri ma soprattutto perché noi siamo incapaci di formulare qualsiasi cosa.

La ricerca di soluzioni occupa tutto il nostro tempo, ma per quanto mi riguarda c'è solo un modo per uscirne. Sara' banale, ma funziona gran bene. Anche troppo.

Godetene con me
BW FixSim_112007