30 novembre 2006

30 Novembre - Sant'Andrea apostolo


Auguri auguri a me medesimo.
Oggi è Sant'Andrea, me l'ha appena ricordato un'amorevole vecchietta al telefono. Gioia e gaudio per tutti gli Andrea del paese! Oggi è la nostra festa!
Ma in questo clima festoso e carnevalesco n0n posso certo fare a meno di tralasciare la mia proverbiale curiosita'.

E quindi eccomi qui a cercare di capire un poco chi è questo Sant'Andrea apostolo [sì, l'ho capito anch'io che è un apostolo E un santo, andiamo oltre].
Tra gli apostoli è il primo che incontriamo nei Vangeli: il pescatore Andrea, nato a Bethsaida di Galilea, fratello di Simon Pietro. Il Vangelo di Giovanni (cap. 1) ce lo mostra con un amico mentre segue la predicazione del Battista; il quale, vedendo passare Gesù da lui battezzato il giorno prima, esclama: "Ecco l’agnello di Dio!". Parole che immediatamente spingono Andrea e il suo amico verso Gesù: lo raggiungono, gli parlano e Andrea corre poi a informare il fratello: "Abbiamo trovato il Messia!".
Lui è il primo, pure io. Lui ha un fratello, pure io. Conosco anche un San Giovanni, e non intendo il paese, ma non predica. Pero' è stato battezzato. Mah.
Troviamo poi Andrea nel gruppetto – con Pietro, Giacomo e Giovanni – che sul monte degli Ulivi, “in disparte”, interroga Gesù sui segni degli ultimi tempi: e la risposta è nota come il “discorso escatologico” del Signore, che insegna come ci si deve preparare alla venuta del Figlio dell’Uomo "con grande potenza e gloria" (Marco 13). Infine, il nome di Andrea compare nel primo capitolo degli Atti con quelli degli altri apostoli diretti a Gerusalemme dopo l’Ascensione.
Il protagonista invisibile, sempre presente ma in secondo piano. L'operaio della bibbia. Mi sta simpatico, come personaggio, sissì.
E poi la Scrittura non dice altro di lui, mentre ne parlano alcuni testi apocrifi, ossia non canonici. Uno di questi, del II secolo, pubblicato nel 1740 da L.A. Muratori, afferma che Andrea ha incoraggiato Giovanni a scrivere il suo Vangelo. E un testo copto contiene questa benedizione di Gesù ad Andrea: "Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in Gerusalemme, la mia città prediletta. Amen".
Niente da dire, mi piace sempre di piu'. Sta dietro, nell'ombra, in silenzio e senza prendersi meriti [non dico senza volerne] fa il suo mestiere. Fa la sua parte di lavoro, e senza doverlo gridare ai media pastorali sa di essere dala parte giusta. sa di essere uno dei buoni e anche se spinge Giovanni a scrivere il suo delirio psichedelico non chiede altro ce la sua piccola parte nel tutto.
[...]E qui subisce il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce in forma di X; quella detta poi “croce di Sant’Andrea”. Questo accade intorno all’anno 60, un 30 novembre

E qui la grande innovazione: la Croce di Sant'Andrea. Pensate a tutti qesti treni, in mezzo al deserto del medio oriente, tra bombe e soldati romani, che ti attraversavano la strada così, dibotto, senza che tu non ne sapessi nulla.
Sant'Andrea apostolo, idolo della sicurezza stradale di tutti i tempi

Etimologia: Andrea = virile, gagliardo, dal greco

29 novembre 2006

Due mesi

Sono pssati due mesi. O quasi. Quasi due mesi sono passati dall'inizio del mio anno di volontariato.
Due mesi non troppo intensi ma neanche vuoti, impegnativi e pieni, paranoidi e tutto il resto.

Il servizio civile volontario è inteso come un percorso formativo. Peccato che al primo incontro di formazione [e al primo di tutoraggio] io non mi sia presentato. Mi dicono che non mi sia perso nulla di che, e ci credo anche.

E' sul campo che ci si fa l'esperienza, che si accumulano le cicatrici da esporre assieme a tutti gli altri trofei. Peccato che altri trofei io non ne abbia. e neanche cicatrici a dire il vero.

Cosa rimane di questi due mesi?
Un ambiente lavorativo incredibilmente confortante, antitetico rispetto agli oggetti teorici trattati dal lavoro stesso. Prodotto dell'abitudine forse, o scelta consapevole che sia, è qualcosa che colpisce e ti condiziona, ti modella e ti indirizza verso un modus operandi preciso e necessariamente flessibile. Benvenga l'errore, la nuova esperienza, il cambiamento.

Rimangono gli occhi delle persone. E non è per scrivere qualcosa di banale.
Occhi scavati, profondi, tristi e persi. Occhi malinconici e lucidi. occhi che guardano qualcosa oltre il tutto.
Difficile da spiegare questa, ma quando certi8 occhi ti fissano... beh, sai che ti stanno guardando dentro. loro hanno visto qualcosa che tu, forse, non vedrai mai, e ora tutto quello che vedono è diverso. Non per forza falso. Anzi.
Occhi che ti guardano e voci confuse, incongruenti con se stesse che ti parlano, domandano cose e non giungono a nessuna conclusione.

E le risate. Ce ne sono di tutti i tipi. A volte sono un buon segno, alternativa ale bestemmie.
A volte sono invece un segno terribile, quella risatina stridula che esplode e sai cosa sta succedendo, e sai che non c'è niente da fare. anzi, che non devi fare niente.
Risate anche solo accennate, rivelatrici di qualcosa che è gia' passato, disperso nella nebbia.


Rimane anche la sgradevole sensazione, quella stessa sensazione che normalmente ti fa sentire parte di qualcosa. Empatia, e poi qualcos'altro. Quella sensazione che sai di non essere l'unico a sentirla in quel momento, ma riesce a spaventarti. La paura di fare un brutto sogno senza la possibilita' di svegliarsi.

Rimangono anche le sveglie alle 7.30, il freddo della mattina e il suo silenzio, un vecchio amico che non vedevo piu' da tempo.

Due mesi belli devo dire, non mi pento.

23 novembre 2006

Senza senso

Parole in liberta', un manifesta dell'esistenza.
La musica scorre tranquilla tra le correnti invisibili dell'aria, crea lievi increspature che distruggono le rocce, creano scogli nell'esistenza, minuscole statue nate dalla pazienza millenaria del fuoco.

Senza fiamme, senza temperature o termometri.
Calli sulle mani e sangue che scorre nelle piante che cantano.

Musica musica musica.

Parole senza senso, schemi invisibili sulle nostre mappe, significati nascosti nascono in continuazione nel tutto.
pensiero lineare che crea incongruenze tra le persone e il bisogno di cambiamento, nuova genesi ed esplosione di colore.

Parlare è inutile, pensare è inutile, scrivere è inutile. Capire impossibile.

Energie spese nelle direzioni piu' improbabili ci lasciano vuoti, svuotati, pronti ad accogliere nuove forme di energie distruttiva che ci mangiano dentro lasciando solo un guscio vuoto riempito da.

Cinque sensi per muoversi nel mondo, creare mappe diverse e rifiutare la realta', anche la nostra. Il potere dell'immaginazione: la sogettivita' suprema, l'incomunicabile.

Eppure non va così, c'è chi dice di aver capito, di poter spiegare o addirittura insegnare.
Balle.

Non è vero e non puo' esserlo, tutto qui. E questo lo si puo' capire, insegnare, spiegare.

Intanto le onde si placanio, tira un vento leggero e gli scogli vengono erosi nuovamente creando infinite spiagge, possibili percorsi verso nuove creazioni.

22 novembre 2006

O_o'

18 novembre 2006

E il quarto post del giorno fu quello peso



Stando a quanto riportato dal Daily Bruin in un articolo che sta facendo il giro della rete, i poliziotti di stanza alla UCLA, l'Università di Los Angeles, hanno aggredito uno studente con il taser in dotazione dopoché questo aveva protestato per essere stato preso per un braccio mentre veniva scortato al di fuori dell'edificio. Non aveva infatti con sé l'ID che tutti gli studenti devono portarsi dietro ed era quindi stato invitato ad uscire dal campus, cosa che non ha fatto con la necessaria rapidità.

Gli eventi sono stati ripresi da almeno un altro studente con il proprio telefonino. Il racconto del Daily Bruin è pesantissimo, parla di due scariche elettriche a breve distanza l'una dall'altra mentre i due poliziotti responsabili dell'evento minacciavano gli altri studenti che protestavano, suggerendo di non avvicinarsi troppo se non volevano prendersi una scossa anche loro


*fonte*


Impressionante.
Che si da monito per tutti quelli che vedranno il video: se permetti la liberta' di armarsi a chiunque, sara' sempre piu' facile che queste armi verranno usate. E non importa quale giustificazione possiate trovare, è semplicemente sbagliato.

Barzin

Piano pianissimo, quasi un sussurro.
Come un qualcosa che sta per evaporare, ogni secondo che passa perde un altro pezzo, e tu sai che bastera' tanto poco per tenere assieme il tutto quanto per disintegrarlo.

Musica che richiede concentrazione quindi, seguire la batteria per rimanere ancorati alla voce, perdersi dentro.

Ed è malinconia, ricordi lontani, un paio d'occhi bellissimi che non abbiamo mai visto realmente, forse solo in sogno.
ma tutto svanisce nel ricordo, il tempo cancella le proprie orme, l'assassino perfetto.

E tutto svanisce, se ne va. E' triste ma sapevamo che sarebbe andata così.

Tutto questo è un piccolo e inutile tentativo di dire cosa è "Past All Concerns" di Barzin.

Non mi passa piu'

Oggi non mi passa piu', brutta cosa il tempo libero.
Non ho niente da fare, niente da dire, niente, non ho niente.

Pensavo seriamente di aver cabiato vita, ma in realta' ho solo guardato dall'altra parte del muro, respirato dell'aria diversa e sono andato in vacanza ma adesso sono di nuovo a casa, come sempre.

pensavo di aver chiuso e invece le ho ancora parlato [e la bvocina mi ricorda che è uno sbaglio].

ma pero' sono ottimista, o meglio, un pessimista fiducioso. Voglio credere nelle persone e non voglio arrendermi. E che tutto si fotta, per me puo' anche bruciare.
Che i quattro escano dalla stalla salendo alle stelle.

Niente compromessi, mai arrendersi. Forse.

I servi

" gli uomini in una grande posizione sono tre volte servi: servi dello Stato (1); servi della fama; e servi degli affari: cosi' che non hanno liberta' ne' nelle loro persone, ne' nelle loro azioni, ne' nel loro tempo. E' uno strano desiderio cercare il potere e perdere la liberta', o cercare il potere sugli altri e perdere potere su se stessi "

Francesco Bacone, Saggi

(1) Bacone scrive "servi del sovrano o Stato"


Ps: sempre dalla collezione di sabbia

16 novembre 2006

Small Automatic Rolling Machine

Inutile ma divertente.


Ora e mia. MIA. MIAAAAAAAAAAA.*









* citazio'

14 novembre 2006

Martedì


Ancora una sigaretta, poi sara' il tempo di prepararsi e andare al lavoro. E perché sto a scriverlo qui? Credo per perdere tempo.
Non è che abbia tutta questa voglia di fare, e poi fuori fa freddo. E il freddo senza neve non ha significato. E io senza neve al freddo non ho senso, quindi è inutile che io esca. Giusto?

...

Giusto?


Ps: grazie a pandore risento i Sonic Youth... saranno tra i primi ad essere riscaricati.

13 novembre 2006

Lunedì pomeriggio

Subito un dubbio: ma non è che è gia' martedì?

Il tempo passa via. Troppo. Semplicemente troppo.
"Oggi è domenica, domani si muore"
Inizio a capirlo questo verso
"oggi mi vesto di seta e candore"
Questo un po' meno ma vabé, mi faccio bastare un paio di supposizioni.
Anche perché non posso risentirla, quella canzone. neanche buona parte delle altre.
Brutta storia.

Tra un'ora devo presentarmi a rtirare dei soldi, guadagnati ilecitamente secondo alcuni, legalmente per altri. Io intasco e poi ditemi voi per chi lavoro quando lavoro in nero se non per me stesso.

Usare Pandora per la musica non è malaccio, ma è diverso.
Non è la mia musica.

Non è casa mia.
Non è la mia macchina.
Non è la mia storia.

La fame che sento ora, questo è mio, lavoglia di fumare, il bisogno di qualcosa che vada oltre la sopravvivenza.
Ho parlato di lei nei giorni scorsi e ora mi ritrovo a pensare ancora a lei. niente di grave, solo un po' di nostalgia che posso tranquillamente generalizzare universalizzando. tanto per farmi meno male.
Mal comune...

E aspettando capodanno, alzandosi alle 7 e coricandosi [coricandosi?] a mezza notte, sfacchinando sui pullman e sognando ad occhi aperti, ascoltando sempre la stessa musica come racconti di vecchi superstiti tiro avanti.

Così è la vita, no?

08 novembre 2006

Riporto parole non mie

Dal blog Collezione di Sabbia che a sua volta cita un'osservazione di Kurt Vonnegut:


«Per qualche motivo, i cristiani che alzano di più la voce non citano mai il discorso delle beatitudini. Ma, spesso con le lacrime agli occhi, pretendono che i Dieci Comandamenti vengano affissi negli edifici pubblici. E chiaramente quelle sono parole di Mosè, non di Gesù. Non ne ho mai sentito neanche uno chiedere che il Discorso della Montagna, quello delle beatitudini, venga affisso da qualche parte. "Beati siano i misericordiosi" in un'aula di tribunale? "Beati gli operatori di pace" al Pentagono? Ma per favore!»


ora da bvravi bimbi citiamo la Bibbia

Vedendo le folle Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei Cieli.
Beati gli afflitti perché saranno consolati.
Beati i miti perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli; così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi»

E ora il mio pensiero va a certe persone che non leggeranno mai tutto questo, e anche nel caso non capirebbero.
Ma che ci vogliamo fare?

[pero' un "Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei Cieli" in questura ci starebbe da Dio...]

07 novembre 2006

Lucca lucca lucca



Non so cosa scrivere. Dovrei parlare di Lucca, de3lla fiera e dire piu' o meno che è successo... solo che questo è sbagliato. Non dovrei parlare di una sola cosa, ma di molte.
La partenza, il viaggio, l'arrivo, il primo impatto, la gente nuova e la gente vecchia. E sono solo alle prime ore del primo giorno.
Insomma, troppo. Quasi un romanzo sull'enorme andante.

Quindi ecco qui alcune impressioni in ordine sparsissimo: il destino mi è avverso, ho portato a casa una buona quantita' di carta, mi sono divertito, mi sono imparanoiato, ho conosciuto hente nuova, ho parlato con gente diversa dal solito, ho corso, ho mangiato, ho speso soldi, ho bevuto e fumato.
Poi da non dimenticare, a parte l'avversita' esplicita degli dei, vecchi e nuovi, nei miei confronti, la scomodita' dei viaggi uniti ala comodita' del non-treno.

Allafine da questa cinque guiorni mi son portato via molto, e non solo fumetti.

la paranoia e l'impressione di star crescendo*.

E anche un sonno boia.




Ps: in foto giustamente i ragazzi immagine

*'palle, sono vecchio, e questo inizia ad imparanoiarmi ancora di piu' >.<
BW FixSim_112007