04 marzo 2008

Astensionismo

E' idea di questi giorni che l'astensionismo possa essere un'ottima soluzione.
I motivi che stanno portando molte persone verso queste scelte, non sempre accompagnate da una reale consapevolezza dell'estremismo del gesto, sono i piu' svariati.
Esiste un approccio che, a favore dell'attualità, chiamerei Grillismo. Per i Grilli il non votare avrebbe una forte componente comunicativa, in questo caso una sorta di monito verso la classe dirigente che dovrebe portare la stessa a rigenerarsi e reinventarsi per riappropiarsi di chi è rimasto deluso.
Esiste un approccio anarcoide, questo in particolare difficilmente consapevole. L'anarcoide generico non riconosce piu' l'autorità dello stato, o quanto meno non la riconosce piu' in toto, e quindi rinuncia al diritto di votare mentre rifiuta l'obbligo di farlo. Soprattutto questo genere di astensionista spesso non vota alle politiche, mentre richiamato dalla radicalità del locale risponde prontamente alle amministrative. naturalmente io, facendo riferimento a pensiero anarcoide, do un certo significato al possibile astensionismo, ma puo' ance succedere che una persona si astenga in modo molto simile ma seguendo motvazioni meno filosofiche.
L'astensionista qualunquista. Non gli interessa della politica se non per lamentarsene, non la conosce e non vuole conoscerla. La rifiuta ma non ne vuole essere infastidito. Non presenta un radicale rifiuto delle istituzoni, anzi. Solo non vota alle politiche e io non capisco fino in fondo perché lo faccia. Lo chiamo qualunquismo perché non lo capisco, ne piu' ne meno.
Poi c'è un astensionismo strutturato, e faccio riferimento all'appello pubblicato qui (ma sono sicuro che in questi giorni stiano fiorendo petizioni e iniziative simili).
fareste bene a leggerlo per intero, anche se non d'accordo, comunque in particolare mi interessa questo passaggio:

Ma il rifiuto, cioè l'astensione, non è fuga. Al contrario, esso vuol essere la premessa di una lotta più ampia che potrà svilupparsi solo a condizione di una rottura totale con l'indecente casta che chiederà il voto il 13 aprile. A volte il voto più forte è quello non dato. A noi sembra che questa volta sia proprio così.
Eccolo qui. Si fa rifermento all'oligarchia che necessariamente ogni forma di istituzionalizzazione comporta (che la si chiami casta o meno è indifferente) ma soprattutto da per scontato, ancora una volta, il valore comunicativo dell'astensionismo e le sue conseguenze.

Perché se inizierà a votare sempre meno gente, l'oligarchia istituzionalizzata non potrà fare altro che preservare se stessa, oltre qualsiasi coscienza umana, abassando quorum e meccanismi simili.
L'astenione sara' di volta in volta interpretata in modo diverso fino a quando non sarà un unico, grande movimento granitico e riconosciuto come tale.

Ma adesso non è così. non votare, per come la vedo io, significa solo permettere che si continui e consolidi il processo di americanizzazione della politica americana. E se si vuole evitare questo l'unica via è dare il proprio voto ai partiti minori ed evitare il complesso PD-PDL.

Dare forza alla minoranza perché continui a svolgere il suo ruolo di minoranza senza sparire.
Perché in Italia esiste una tradizione, molte tradizioni politiche. Da destra a sinistra, le posizioni possibili sono così tante che anche solo pensare di riassumere il tutto in due soli partiti è pura follia.

Come puo' un ex militante del Movimento Sociale, poi di AN ora votare per Berlusconi, un neo-liberale. Concettualmene l'opposto di un fascista.
Come fa un ex-PCI essere a capo di una formazione come il PD?

Davanti a questo miasma d parole svuotate non c'è davvero da stupirsi che NON si voglia votare, perché non esiste piu' la possibilità, nel regime bipartitico, di riconoscersi. Ma bisogna opporsi per non essere colpevoli.

Non voglio stare a guardare.

Quando ho iniziato questo post non avevo ancora preso una decisione in merito, l'ho maturata scrivendo a ruota libera.

Se sei arrvato fino a qua mi scuso per come ho scritto, ma come dicevo mi serviva per decidere, non per intrattenere te.

2 commenti:

The Bug ha detto...

alle ultime elezioni ho votato con una decisione precisa, poi dopo la caduta ho cambiato idea cominciando a pensare da astensionista imbratta/candeggia schede. in effetti ero in errore perchè mi era sfuggita la cosa importante, cioè favorire senza saperlo il candidato con più voti. dato che ancora non mi sento rappresentato da nessuno dei candidati alle prossime elezioni, si potrebbe prendere in considerazione la soluzione della protesta verbalizzata di rifiutare la scheda dopo vidimata, con una valida giustificazione?
Bug81.

lyxor ha detto...

ecco una cosa che non sapevo e che ho scoperto grazie a te. la storia delle schede bianche. bella storia .-.

a parte tutto cmq adesso riporto il tuo ultimo post anche qui, che un suo senso ce l'ha...

BW FixSim_112007