22 febbraio 2008

Si parla di politica

La politica, questa cosa evanescente che si sta perdendo nei suoi stessi fondamenti.
Si parla in continuazione di partiti, alleanze, opposizioni, proiezioni di voti, statistica e nomi con le loro monosillabiche opinioni dei telegiornali.
E in mezzo a tutto questo non è tanto l'autocontradditorietà di certa gente* a infastidirmi realmente. E' che stiamo perdendo completamente di vista i valori che dovrebbero essere la base della politica di un paese. Il progressismo con le sue novità, il conservatore ad alta definizione, un mondo nuovo e inesistente da inseguire e sognare. Io voglio questo, un'utopia, un'idea, qualcosa da seguire e non importa quanto concreto. La concretezza segue in necessità.

E allora eccomi qui, alle nove e mezza di mattina, a passare in rassegna i partiti italiani e segnarmi quello che piu' si avvicina ad una definizione del loro essere in quanto enti astratti. Naturalmente non tutti i partiti italiani saranno presi in considerazione, ma solo quelli che arbitrariamente io scelgo. Mio il blog, mie le regole.
Da sinistra a destra.

La Sinistra Critica
L’associazione ha come valori costituenti l’anticapitalismo, l’antifascismo, il femminismo e l’ecologismo. Le persone che compongono la corrente politica provengono da diverse esperienze politiche e sociali, hanno svolto funzioni significative sia all’interno di Rifondazione Comunista che in molte organizzazioni di massa.
Essenzialmente qui confluisce gente che, dopo essersi arricchita con esperienze quali i Social Forum e il G8 di Genova, rifacendosi alla Quarta internazionale (Trockijsta), ha ancora quell'estetica che ci si aspetterebbe da un partitto che sta in fondo a sinistra.
“Incompatibili! con la guerra e il neoliberismo. Dai movimenti costruiamo l’opposizione sociale”.
In direzione ostinata e contraria mi verrebbe da dire, ma purtroppo questa vocazione all'opposizione sembra essere piu' la consapevolezza del proprio essere pesci piccoli.

La Sinistra Arcobaleno
Il processo di unificazione della sinistra prende formalmente il via il 31 maggio 2007, con una riunione tra i vertici dei quattro partiti interessati. A tale riunione fa seguito il 7 giugno 2007 a Roma, la prima assemblea pubblica dei parlamentari di PRC, PdCI, Verdi e SD. Quasi 150 parlamentari si riuniscono per delineare una posizione politica comune per avere più voce all'interno della coalizione.
Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Federazione dei Verdi e Sinistra Democratica. Tutti assieme appassionatamente.
Ecco, questo è esatamente quello che dicevo all'inizio: come è possibile che quattro diversi partiti riescano ad incarnare un unica visione del mondo, condivisa e strutturata? Un insieme di valori che a naso suonano bene.
La sinistra/l’arcobaleno che vogliamo è del lavoro e dell’ambiente. La globalizzazione liberista si è retta su una doppia svalorizzazione: del lavoro umano e delle risorse naturali. La riduzione a merce provoca la doppia rottura degli equilibri sociali e degli equilibri ambientali. Intollerabile crescita delle diseguaglianze e insostenibili cambiamenti climatici hanno una comune origine e portano alla stessa risposta: un altro mondo è possibile.

Poi viene anche fatto un accenno alle discriminazioni. Insomma, definizione sommaria di vari presunti problemi esistenti. E non c'è traccia di soluzioni. Il mondo possibile e diverso è una chimera piu' che un'utopia.
Concludono dicendo che è aperto il dibattito per la definizione dei programmi e degli obiettivi. Peccato che non si capisca da quale base si parta.

Il Partito Democratico
Il PD di Veltroni, ha avuto così tanta visibilità che trovo quasi inutile parlarne. Rimane comunque il miglior esempio di impoverimento culturale della politica italiana (e non voglio chiedermi adesso di chi è la responsabilità).
All'interno del PD c'è spazio per SocialDemocratici, Riformisti, Democristiani, Liberali, Cristiani, Laici, Socialisti e non so cos'altro. Una macchinaa per avere una base elettorale decente con il minimo sforzo progettuale. E ci tengo a dirlo subito, chi pensa di essere di centro destra, chi si crede liberale, voti Veltroni. Non sbaglierebbe di tanto.
Con il Partito Democratico c'è L'Italia dei Valori di Di Pietro, l'uomo che ha detto che "starebbe nel centro destra se non fosse per qualcuno". Qualcuno che per quanto lo (e mi) riguarda dovrebbe farsi qualche anno di galera, così, per meriti acquisiti. Ma tant'è.
Insomma. Un gigante liberale, ecco cos'è il PD, o almeno cosa sembra, perché ancora mancano le basi concettuali. Sara' che discriminano troppo tra chi le condivide e chi no?

Unione Democratici per l'Europa (Udeur)
Il partito di Mastella, e qua gia' potrei fermarmi. Giusto per dire qualcosa pero' copincollo la cosa piu' esplicativa nel loro vuoto culturale.
Popolari UDEUR (dove UDEUR sta per Unione Democratici per l'Europa) è il nome di un partito politico italiano di centro che si ispira ai valori del cristianesimo democratico.
Che in realtà non è che voglia dire molto... ancora piu' vago e indefinito che dire "comunista".

Unione dei Democratici Cristiani (UDC)
Il partito di Mr Casini.
Ho una tale repulsione che stavolta copincollo senza commentare.
Nel 1994, la Democrazia Cristiana si trova in grave crisi, travolta dall'inchiesta di Mani Pulite e alle prese con un nuovo sistema elettorale che, favorendo le aggregazioni tra partiti, spinge alla nascita dei cosiddetti "poli". Quando la DC decide di trasformarsi in Partito Popolare Italiano e di compiere un'esperienza politica prettamente centrista alle elezioni politiche (nel Patto per l'Italia) preludendo ad un successivo accordo con le forze della sinistra, le forze più conservatrici, guidate da Pier Ferdinando Casini, si staccano e danno origine al Centro Cristiano Democratico (CCD) che preferisce allearsi con la destra e con le nuove forze neoliberiste guidate da Silvio Berlusconi.
Et voila'.

Il Popolo della libertà
E qua ci si diverte. Forza Italia, Alleanza Nazionale, Circoli delle libertà, del buon governo, de l'opinione**, DC per le Autonomie, Nuovo Partito Socialista Italiano, Popolari Italiani, Partito Pensionati, Azione Sociale, Liberal Democratici, Destra liberale Italiana. Al grido di "noi andiamo da soli!".
Nel discorso tenuto il 9 febbraio 2008 a Milano, Silvio Berlusconi afferma che Il Popolo della Libertà diventerà il partito unico del centro-destra e che i valori che muovono il "popolo" che sostiene il movimento, sono gli stessi che Berlusconi stesso delineava nel discorso della discesa in campo del 1994 e che non ha mai mancato di sottolineare nel corso della sua azione politica, tra i quali principio cardine è il mettere al centro il cittadino al cui servizio deve essere lo Stato e non viceversa.
Il passaggio da qua ai partiti derivati dal Movimento Sociale Italiano a me sfugge. Pero' dicono che lo slittameto destra non ci sia stato. A me sembra di si, e non so come si possa affermare il contrario.
[Tra l'altro linko qesta simpatica immagine da cui si nota come nel partito delle liberta' siano confluiti tutti i partiti politici che hanno fatto il male storico dell'italia: Craxi, Mussolini, DC]

La Destra
Già in polemica con i vertici di Alleanza Nazionale, il 16 novembre 2006 Francesco Storace è stato estromesso dalla Direzione nazionale del partito per esplicito volere del suo presidente, Gianfranco Fini[2]. Storace infatti pur continuando a condividere le tesi che hanno portato alla svolta di Fiuggi, di cui è stato uno degli artefici, ha rivestito negli ultimi anni all'interno di Alleanza Nazionale un ruolo piuttosto critico nei confronti della linea politica (a suo dire neo-centrista) portata avanti da Fini: netto per esempio il suo rifiuto all'entrata di Alleanza Nazionale nel Partito Popolare Europeo, o alla proposta di concedere il diritto di voto amministrativo anche agli immigrati regolari e all'insegnamento del Corano nelle scuole pubbliche.
Obiettivo del movimento è rappresentare i valori tradizionali della destra che, a detta del leader Storace, a seguito delle varie svolte moderate di questi ultimi anni, non sono più sufficientemente valorizzati in Alleanza Nazionale. L'ideologia de "La Destra" è pertanto basata sul conservatorismo nazionale. Inoltre la militanza rappresenta un punto chiave del programma ideologico e social-politico. I valori tradizionali della destra sono storicamente espressi nella quadrilogia politica "Destra: identitaria, sociale, popolare, nazionale".

Il movimento sociale fiamma tricolore non lo cito perché, per quanto mi riguarda, potrebe essere inquisita per rifondazione del partito fascista. Ed essere piu' fascisti di Storace è dura...

[I radicali-socialisti ex Rosa nel Pugno li considero nel Pd, che sembra proprio che daranno il loro pieno appoggio a Veltroni]

*cito Berlusconi a memoria. Prima "Le porte sono aperte all'Udc" ma l'udc risponde "No, non ci fonderemo", e quindi il colpo di enio del pelato "Abbiamo detto di no all'Udc". Che fastidio sentirsi presi per il culo.

*Non sapevo neanche esistessero tutti 'sti circoli -.-'
_Naturalmente il piu' è copincollato da wiki._

3 commenti:

lyxor ha detto...

Non so come o perché ma m'è rimasto un link al sito della sinistra critica. Bah.

Unknown ha detto...

Una rassegna davvero completa, anche se non ho proprio capito chi voterai...

lyxor ha detto...

eh, non l'ho capito neanch'io -.-

BW FixSim_112007