13 luglio 2006

Fottute stizze, e il Cristo che avanza non giunge a tarda sera


Che non voglia, semplicemente.
E' brutto quando non si sa dove si va a finire, soprattutto quando ti accorgi che tutto intorno la gente sa sempre dove sta andando.
prima persona: "In posta, a prendere il pane e poi a casa a cucinare."
seconda persona: "In biblioteca a studiare, e poi incontro la tipa"
terza persona: "A finire l'uni, poi si cerca un lavoro adatto al mio titolo di studio e si tira su famiglia"

E io? Boh, sto qui da un po' di tempo e ancora non ho deciso dove andare. Ho l'impressione di continuare a riempire la borsa, o lo zaino, per essere pronto a fare il primo passo ("Un viaggio di mille miglia inizia con un passo" dice il Buddha). Ma ho anche l'impressione che lo zaino sia sempre fatto male. Svuota tutto e via da capo. Che cojoni.

mamma: "Ma tu non hai mai provato ad immaginarti tra qualche anno? io lo facevo alla tua eta'..."
Se il non sognare casa e famiglia, normalizzazione e ingresso nel mondo del lavoro per fare la mia parte è un peccato, beh, tanto peggio. Sono nato peccatore, che ci volete fare?


Intanto vado avanti sospinto dal flusso. La sera si esce, ci si fa piu' o meno del male e poi la mattina ci si alza con la bocca piu' impastata che mai. Si prova a studiare, ma c'è da prenotare il treno per la vacanza. Il tempo sprecato è tanto, ma solo perché se fosse impiegato bene non basterebbe.

Voglio crescere, ma non voglio maturare. La persona matura è arrivata, io voglio partire senza arrivare da nessuna parte. Mi rimane solo da capire come fare.

E tutta questa paranoia, mal di vivere e scazzo era tutto incluso nel risultato alquanto scadente dell'ultimo esame dato. Grazie e arrivederci a settembre. Naturalmente non è solo questo, ma l'insieme di cose che ti fa guardare indietro e ti fa pensare "sì, è tutto molto bello, ma che senso ha?"


Ho voglia di vacanze.
"Voglio le ferie/voglio partire/voglio le ferie/voglio sparire".
Voglio anche fare qualcosa e avere qualcosa in mano che mi provi che la mia vita non è poi così del tutto inutile. Mi accontento anche di poca utilita', giusto il minimo necessario per poter dire "io faccio".

Ok, sto blog come sfogo esistenzialista finziona abbastanza. Meglio dei fogli di carta.
Quando uno si sfoga su un foglio di carta deve controllarsi totalmente, altrimenti rilegge quello che ha letto. E le paanoie esistenziali sono quanto di peggio una persona possa avere. Anche se le hanno tutti, risultano patetiche, ed è brutta accorgersi di essere patetici. Succede, ma è brutto uguale.

Qui non rileggo, non vedo piu' da tempo da dove son partito e non c'è bisogno di un filo logico in mezzo a questo tutto. E di errori di battitura lo stizzablog scoppia.

E adesso credo proprio che mi fumero' una sigaretta. La settima, o l'ottava, di oggi. E visto come vado ultimamente direi che è un buon risultato.
Ok, mi sa che è la decima, ma tant'è.

Grazie e arrivederci

3 commenti:

lyxor ha detto...

skappa, ti dico solo che è una delle due cose su cui mi sto spaccando la testa ultimamente. non che ci èperda il sonno, pero' ecco, ogni tanto ci penso :P
e comunque cred che il fine reale lo si veda realmente davero solo alla fine dela storia, ma prima di quello esiste un fine fittizio che in teoria puo' permetterti di partire in una certa direzione... ecco, mi sono gia' perso :P
'ppalle

lyxor ha detto...

maledetto fine fittizio

wago ha detto...

Comunque sul "che cojoni" concordo in pieno. E anche sul resto alla fin fine. Pero' non fumo quindi un po' meglio sto messo, tie'.

BW FixSim_112007