07 agosto 2006

Doppio post, doppia libidine

Prima parte di questo doppio post: Xtatica ovvero l'ancestrale memoria.

Nel mio cammino musicale come ho gia' detto in un qualche post ho incontrato diversi punti di riferimento, e tra questi Siouxsie Sioux.
Prima la Siouxsie dei Siouxsie & the Banshees e poi quella dei The Creatures.
Estasiato da questi ottimi ascolti ho sentito il naturale impulso a ricercare gruppi simili, anche perché quell'atmosfera tribale, quel sound quasi preistorico* non l'avevo mai trovato altrove se non in qualche singola canzone sparsa.
Grazie al prode AMG ho trovato il nome di questo gruppo, per l'appunti gli Xtatica.
Come se il sound dei Creatures fosse il manifesto di un nuovo genere gli Xtatica lo rielaborano unendo innovazione e fedelta' al modello d'origine.
Tracce costruite intorno all'apparato ritmico, vera anima di questo sound volutamente anti-occidentale. Echi dall'africa nera, dalla foresta pluviale e dal Giappone classico.
Il minimalismo di Ghost Dance viene accentuato dal confronto con altre canzoni piu' strutturate.
Il minimalismo rimane sempre una costante, ma con diverse interpretazioni.
Lo stesso minimalismo che volendo si puo' trovare il Hai! dei Creatures.

Senz'altro da sentire, non puo' non piacere

Tongue Bath (2001)
1. Sick Fuck (2:57)
2. Immolation (3:39)
3. Manic Holiday (5:08)
4. Taking the Angel (5:23)
5. Ghost Dance (8:32)
6. Gone (1:56)
7. Malady (4:05)
8. Kut: Out in the Woods, It's 3am (4:22)
9. Tongue (6:31)
10. Sunfire
(4:27)

Seconda parte di questo doppio post: I castelli in aria ovvero come arrivarci con scale d'aria fritta

Quando le persone stanno male, creano in se una sorta di demonio. Un'entita' astratta ed impalpabile che non cambia la persona ma la trasfigura. Alcuni aspetti del la sua personalita' saranno accentuati fino a diventare ingombranti, altri sembreranno sparire.
La persona è sempre la stessa, solo che è diversa.
Questo si rispecchiera' immediatamente nel rapporto con altre persone a lui piu' o meno vicine che noteranno il cambiamento e ad esso cercheranno di adattarsi.
In un certo senso si asseconda la persona che sta male e si aiuta il demonio. Ma non è sbagliato.
Innanzitutto è la cosa piu' umana che possa esserci, adattarsi alla situazione anche se nuova o imprevedibile.
Nel frattempo il soggetto-demonio piange, o magari urla oppure seguendo una logica terribilmente fredda aggredisce chi gli è piu' vicino cercando un appoggio, un aiuto o chissa' cos'altro.
Ci sono diversi modi attraverso i quali puo' attaccare le persone, non importa, il guaio è un altro. Le persone, quando aggredite, normalmente non regiscono adattandosi alla nuova situazione, senz'altro non in tempi brevi. Le persone si chiudono difendendosi e cercando aiuto da altri. Non sempre ma puo' succedere anche questo.
Il demonio sparge il proprio seme e il malessere si espande. Ci sono molti modi per evitarlo, ma il malessere si espande.
Alla fin fine è una sorta di retroazione positiva. Si corre verso la terza guerra mondiale dopo la guerra fredda.
Ma tutti sanno che dopo la guerra fredda non è seguita nessuna guerra atomica ne nulla. Solo una serie di guerre locali e localizzate che rispecchiavano la situazione globale. Da un punto di vista storico non so se queste piccole (in confronto all'atomica, non perchè i conflitti post-muro siano stati irrilevanti) guerre abbiano avuto il merito di sfogare la tensione, ma credo che invece questo valga per le relazioni interpersonali.
Si ricercano continui attriti per evitare lo scontro finale.
E il nostro demonio? Scarica tensione in continuazione, essendo questo un sistema dinamico caratterizzato da retroazione positiva questa aumenta e si allarga. Ma all'interno di questi sistemi esistono anche processi di retroazione negativi, nati dall'evoluzione umana all'interno di gruppi suppongo, e questi sistemi tendono a limitare l'entropia scatenata dalla positiva.
E come funzioano questi altri processi? cosa fanno esattamente tra le persone?
Non lo so.
Potrebero portare il demonio a collassare assieme alla persona, come è successo per l'unione sovietica, oppure ad un riscatto della persona sull'entita' maligna.
Ma perché ci sia vittoria in questa guerra il soggetto deve fare uno sforzo concettuale enorme: capire che il male, il demonio, il pianto, tutto è provocato in primo luogo da lui stesso. Deve conoscere il demonio come parte integrante di se, e in questo modo controllarlo, o usarlo se non addirittura sfruttarlo come si fa con un braccio o una mano.
Io non sono la mano ma la mano è me.
Io non sono il demonio, ma il demonio è me.

E ora stizza.

*Nel senso storico del termine, non "vecchio"

1 commenti:

manfroze ha detto...

paranò.

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